Gli ingegneri di Blue Origin hanno trovato un modo per realizzare pannelli solari senza materiali terrestri, un’ottima notizia per le future missioni sulla Luna, ma anche per l’esplorazione spaziale in generale.

Gli ingegneri di Blue Origin hanno sviluppato una tecnologia per realizzare pannelli solari direttamente sulla Luna. Non richiede materiale proveniente dalla Terra, il che apre fantastiche prospettive per la terraformazione e la colonizzazione dello spazio.

Il processo trovato da Blue Origin si chiama Blue Alchemist e si basa sul principio che per stabilire una base scientifica permanente sulla Luna, sarà necessario utilizzare i materiali esistenti sul posto, ovvero polvere e roccia lunare. Gli scienziati dell’azienda hanno quindi iniziato a sintetizzare la regolite lunare. Hanno quindi progettato un reattore in grado di fondere questo materiale e di estrarre alluminio, ferro e silicio, i mattoni dei pannelli fotovoltaici. La roccia lunare fusa e la polvere formano il vetro protettivo dei pannelli, mentre l’alluminio viene utilizzato come filo.

La tecnologia Blue Origin produce tutto il necessario per realizzare pannelli solari sulla Luna

Come bonus, questo processo di elettrolisi produce ossigeno, che sarà ovviamente utilizzabile dalle colonie lunari. Tuttavia, il reattore creato per Blue Alchemist non funziona senza alcune limitazioni tecniche. La sua temperatura deve raggiungere i 1.600 gradi Celsius e il silicio prodotto deve essere purificato al 99,999% alla luce del sole.

La NASA ha confermato che gli esseri umani vivranno sulla Luna entro il 2030. La tecnologia Blue Alchemist darà loro un accesso facile e abbondante all’elettricità. Ciò che vale per la Luna vale anche per Marte. Diverse aziende vogliono colonizzare il Pianeta Rosso. Inoltre, questa tecnologia non richiede acqua, sostanze chimiche o altri ingredienti tossici e non produce emissioni di carbonio. Si tratta quindi di un’alternativa sostenibile ai processi inquinanti attualmente utilizzati per la produzione di pannelli solari.

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