Apple Watch potrebbe essere vietato negli Stati Uniti dopo che l’ITC ha confermato la sentenza secondo la quale Apple ha violato il brevetto di Masimo.

La Commissione statunitense per il commercio internazionale (ITC) potrebbe vietare l’importazione dell’Apple Watch dopo aver riscontrato una violazione di brevetto. Secondo l’indagine, Apple ha violato la proprietà intellettuale dell’azienda Masimo utilizzando la sua tecnologia che riguarda l’uso di sensori di luce per misurare la quantità di ossigeno nel sangue.

Il parere emesso dalle autorità, che conferma una sentenza emessa a gennaio, raccomanda al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden di vietare ad Apple l’importazione dello smartwatch nel Paese. Il divieto è soggetto a revisione presidenziale, il che significa che Biden può sanzionare o porre il veto alla richiesta avanzata dall’ITC a vantaggio del gigante di Cupertino.

Un portavoce di Apple ha preso posizione sul caso sostenendo che Masimo sta cercando “ingiustamente di tenere lontano un prodotto potenzialmente salvavita da milioni di consumatori statunitensi, spianando al contempo la strada al proprio orologio che copia quello di Apple“, ed ovviamente l’azienda si dice pronta a fare ricorso.

Dal canto suo l’amministratore delegato di Masimo, Joe Kiani, ha commentato la situazione sottolineando come la decisione dell’ITC mandi un chiaro messaggio sul fatto che anche la più grande azienda del mondo non sia al di sopra della legge. Ricordiamo però che la decisione finale non è stata presa.

La diatriba tra le due aziende è iniziato nel 2021, quando Masimo ha accusato Apple di aver utilizzato per l’Apple Watch le sue tecnologie senza pagare i diritti d’autore. Nella specifico Masimo sostiene che la violazione è avvenuta sull’Apple Watch Series 6, a partire dal 2020, con l’uso di sensori di luce per misurare l’ossigenazione del sangue. Apple ha invece fatto causa a Masimo per aver copiato l’Apple Watch.

Questa non è l’unica controversia che Apple si è trovata ad affrontare per l’Apple Watch e la violazione di brevetti. Ricordiamo infatti la controversia con la startup AliveCor per la tecnologia dell’elettrocardiogramma (ECG) che non è ancora conclusa.

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Carolina Napolano
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