Un giudice del National Labor Relations Board accusa il gigante della tecnologia di limitare i diritti sindacali dei suoi dipendenti: un punto critico nel rapporto tra Apple e i suoi lavoratori.

Apple si trova di nuovo sotto la lente della giustizia. Stavolta è un giudice del National Labor Relations Board ad accusare l’azienda di violazione dei diritti dei dipendenti del suo negozio al World Trade Center di New York. Questo avviene in un contesto in cui Apple è stata precedentemente chiamata a rispondere di accuse di obsolescenza programmata dei suoi iPhone in Francia.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il giudice afferma che Apple avrebbe violato i diritti dei suoi dipendenti interrogandoli sui loro pensieri riguardanti la sindacalizzazione e limitando la loro possibilità di utilizzare opuscoli pro-sindacali.

Apple, dal canto suo, nega fermamente le accuse. L’azienda sostiene di non aver commesso alcun illecito in merito alla presunta opposizione ai sindacati. Tuttavia, si registrano situazioni contrastanti: diversi Apple Store in Australia hanno già avvertito i dipendenti che la società non approva la discussione sulla sindacalizzazione e, ancor meno, la votazione su questo tema.

Nonostante ciò, i lavoratori australiani hanno già obbligato Apple a collaborare con i sindacati nel 2022 per questioni relative a ferie nel fine settimana e salari. Anche gli Apple Store del Maryland e dell’Oklahoma negli Stati Uniti hanno scelto di collaborare con i sindacati nel 2022, disegnando una tendenza, seppur non particolarmente gradita da Apple.

Durante un’udienza a gennaio, l’avvocato di Apple, Jason Stanevich, ha presentato la difesa dell’azienda davanti al giudice, affermando: “Apple promuove un ambiente di lavoro aperto e inclusivo in cui i dipendenti non solo possono, ma sono incoraggiati a condividere i loro sentimenti e pensieri su una serie di questioni, dai temi della giustizia sociale all’equità retributiva e a qualsiasi altra cosa ritengano sia una causa importante da promuovere sul posto di lavoro”.

A pochi mesi dal lancio dell’iPhone 15, uno degli eventi più attesi dell’anno per il brand, si prevede che Apple dovrà lavorare per migliorare la collaborazione con i suoi dipendenti, per evitare possibili disordini tra i lavoratori degli Apple Store.

Questo caso segna un ulteriore punto di tensione nel rapporto tra Apple e i suoi lavoratori. La questione solleva importanti interrogativi sull’approccio dell’azienda nei confronti dei diritti sindacali dei dipendenti, una questione cruciale nel panorama del diritto del lavoro contemporaneo.

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