Mentre l’Unione Europea (UE) spinge per la libertà di scelta nell’installazione di app, Apple difende la sua politica di per salvaguardare gli utenti e mantenere il controllo sui ricavi.

Apple si è da sempre posizionata fermamente contro il sideload, ovvero l’installazione di applicazioni su iPhone da fonti esterne all’App Store ufficiale. Questa politica ha guadagnato all’azienda il soprannome di “giardino recintato”, enfatizzando il suo approccio esclusivo e restrittivo. Al contrario, Google consente ai suoi utenti Android di eseguire il sideload, offrendo così una maggiore flessibilità.

La principale preoccupazione di Apple è la sicurezza: le app scaricate da store di terze parti potrebbero contenere malware o altri problemi di sicurezza. Poiché Apple non può verificare il contenuto di queste app esterne, ritiene che vietarne l’installazione sia la scelta più sicura per proteggere gli utenti.

Un altro motivo dietro la politica anti-sideload di Apple è economico. L’azienda incassa fino al 30% dei ricavi generati dalle app tramite il suo App Store. Consentire il sideload significherebbe offrire agli sviluppatori un modo per evitare questa “tassa Apple”, minando il modello di business dell’azienda.

Il Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea potrebbe tuttavia costringere Apple a cambiare rotta. Questa normativa impone che gli utenti di dispositivi mobili debbano avere la possibilità di installare applicazioni da negozi alternativi. Mark Gurman di Bloomberg, noto per le sue informazioni su Apple, ha rivelato che l’azienda potrebbe cedere a questa richiesta, ma solo nei Paesi membri dell’UE.

Recentemente, la beta di iOS 17.2 ha mostrato codici interni che suggeriscono la possibilità di consentire alle app di terze parti di installare altre app, creando potenzialmente un mercato alternativo per le app iOS. Questo codice include anche un blocco regionale, il che implica che Apple potrebbe limitare questa funzionalità solo ai Paesi dell’UE, in linea con le normative del DMA.

Apple ha tempo fino a marzo del prossimo anno per adeguarsi al DMA. Tuttavia, è prevedibile che Tim Cook e il suo team cercheranno ogni possibile via per limitare o prevenire l’imposizione del sideload. In parallelo, il DMA potrebbe impattare anche altre funzionalità di iOS, come l’obbligo di supportare i Rich Communication Services (RCS) in iMessage, ancora una volta limitatamente ai Paesi dell’UE.

Articolo precedenteApple M3 Ultra potrebbe avere 80 core grafici
Articolo successivoRedMagic 9 Pro: lancio il 23 novembre con Snapdragon 8 Gen 3
Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.