Android 15 potrebbe introdurre la connessione satellitare su tutti gli smartphone, senza bisogno di hardware dedicato. Ecco cosa sappiamo finora.

La connessione satellitare, un tempo prerogativa di una ristretta cerchia di dispositivi Android, sta per diventare una funzionalità universale grazie ad Android 15. Ciò rappresenterebbe l’adozione di misure preventive per tutti per emergenze in zone isolate, dove il segnale di rete è assente.

Apple ha introdotto per prima questa tecnologia con il lancio dei suoi iPhone 14 nel 2022, sfruttando un componente speciale che permette ai dispositivi di connettersi direttamente ai satelliti in orbita terrestre bassa. Questa funzionalità ha mostrato la sua indispensabilità in situazioni critiche, incentivando la comparsa dei primi smartphone Android dotati di tale innovazione, come il Motorola Defy 2 e il CAT S75, seguiti poi dal Huawei Mate 60 Pro.

Nonostante la pausa nell’emergere di nuovi modelli con questa tecnologia, la scarsa diffusione non è indicativa di un calo di interesse da parte dei produttori. La decisione di Qualcomm di terminare il progetto Snapdragon Satellite ha indicato una preferenza per soluzioni standardizzate, evitando la dipendenza da hardware proprietario costoso.

La vera svolta si preannuncia con Android 15, che potrebbe rendere la connessione satellitare accessibile a ogni smartphone LTE, eliminando la necessità di hardware specifico. Dai codici della seconda beta di Android 14 QPR3 emergono indicazioni su una nuova funzione denominata Messaggi Satellitari, che consentirebbe la ricezione e l’invio di messaggi di testo via satellite, integrando automaticamente i dispositivi mobile in un servizio specifico in assenza di rete.

Questa tecnologia richiederà un cielo libero da ostacoli per funzionare correttamente, e sarà limitata a determinate aree geografiche. Gli utenti dovranno aggiungere il servizio di messaggistica satellitare al loro piano telefonico, estendendo l’utilizzo anche oltre i servizi di emergenza.

T-Mobile ha annunciato nel 2022 una collaborazione con SpaceX per il lancio di satelliti Starlink capaci di interagire direttamente con gli smartphone. Questa partnership suggerisce che Google potrebbe aver scelto T-Mobile come fornitore per questo servizio negli Stati Uniti, promettendo un’implementazione con l’arrivo di Android 15.

Questo progresso tecnologico rafforzerebbe la sicurezza degli utenti in situazioni di emergenza e renderebbe più democratico l’accesso alla connessione satellitare, con potenziali impatti sulla sicurezza globale e sulla connettività.

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Carolina Napolano
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