Grazie ai sistemi di computer grafica e all’utilizzo della CGI, l’industria cinematografica è cambiata aggiungendo effetti speciali e visivi in live-action.

Rispetto alla tecnologia VFX, effetti visivi applicati su filmati live-action, la CGI può essere statica o dinamica e usata per realizzare effetti visivi o per creare un film fotogramma per fotogramma in 3D utilizzando un software del computer, sia con immagini statiche (rendering 3D) che immagini animate (animazioni 3D). Ultimamente se ne sente parlare sempre più spesso e il suo utilizzo è ormai diffuso.

Apparsa per la prima volta intorno agli anni ’60 dai ricercatori Verne Hudson e William Fetter, la CGI (Computer Generated Imagery) è una tecnologia che regola la creazione di immagini in 3D rendendole più realistiche, e di solito vengono utilizzate nei film, pubblicità, ma anche in campi come scienza, ingegneria, medicina, architettura, astrologia, arte e in altre forme di comunicazione visiva.

I primi risultati della CGI sono arrivati negli anni ’70 con l’arrivo del film statunitense Westworld, tradotto in italiano Il Mondo dei Robot, del 1973 diretto dal regista Michael Crichton. È stato uno dei primi film ad aver utilizzato la CGI in 3D in una breve sequenza ma è nel 1976 con il sequel Futureworld – 2000 Anni nel Futuro che viene utilizzata per la prima volta la computer grafica 3D andando ad animare una mano ed un volto, utilizzando animazioni primarie e monocromatiche (chiaro/scuro), grazie ad Edwin Catmull, informatico che sviluppò il software di rendering utilizzato per la creazione di film in CGI.

Con la fine degli anni ’80, la CGI entra completamente nell’industria cinematografica americana, con Tron del 1982, il primo film della Disney ad utilizzare la computer grafica, Blade Runner del 1982, capolavoro diretto dal maestro Ridley Scott, Terminator 2 del 1991, i dinosauri di Jurassic Park del 1993 e Matrix nel 1999. Il regista e produttore statunitense George Lucas, aveva già iniziato a introdurre computer grafica nel suo primo Star Wars del 1977.

Con il passare degli anni, la CGI si è evoluta in maniera esponenziale arrivando negli studi cinematografici di animazione Pixar con il suo primo lungometraggio animato di Toy Story realizzato al computer nel 1995 con un totale di 114.240 fotogrammi da renderizzare, e fino al giorno d’oggi, che vede un impiego ampio di questa tecnologia.

Chi può creare un filmato in 3D

Realizzare un filmato in CGI richiede che l’autore sia specializzato in computer grafica, informatica, arte, animazione e studi cinematografici, utilizzando software professionali come: Adobe After Effects, Autodesk Maya, Autodesk 3DS Max, ZBrush e Autodesk Mudbox.

Quanto costa un video in CGI?

Per la realizzazione di un video in grafica animata della durata di almeno 1 minuto, il costo varia tra i 600 e 1.500 euro a seconda della conoscenza lavorativa della società a cui si fa affidamento.

L’abuso e il futuro della recitazione

Tutto molto bello grazie agli effetti speciali, ma quando vediamo un film realizzato con CGI gli attori possono apparire talvolta dei personaggi con un aspetto “cartoonesco”, soprattutto quando vengono utilizzati attori che interpretano mostri o cattivi dei fumetti, anime o manga, come per il fantasy e horror.

L’uso improprio della tecnologia deve far riflettere, soprattutto se viene utilizzata in modo tale da suscitare critiche e polemiche da parte degli utenti. Infatti, l’utilizzo della CGI, oltre ad avere un costo di produzione molto alto, ad Hollywood ha rischiato di rendere poco autentiche e credibili alcune scene di film importanti, ad esempio La Mummia – Il ritorno, Harry Potter e la pietra Filosofale, Spider-Man del 2002 e molti altri film. Più di recente un uso ampio della CGI avrebbe comportato costi particolarmente elevati per la serie She-Hulk, senza però portare ai risultati sperati e, a quanto pare, non senza difficoltà di produzione, tanto che Disney avrebbe rinunciato alla seconda stagione. Più in generale, viene spesso criticato l’uso eccessivo della CGI talvolta a discapito di qualità e autenticità. Il rischio è quello di ottenere risultati opposti a quelli desiderati con effetti speciali assai poco speciali e un pubblico deluso invece che entusiasta.

Protesta degli attori ad Hollywood

Durata ben 118 giorni, dal mese di luglio e fino al 9 novembre, a Los Angeles gli attori e sceneggiatori di Hollywood sono scesi in piazza per protestare contro l’intelligenza artificiale, CGI e i salari di stipendio “bassi”. Dopo una lunga protesta, l’AMPTP, l’associazione che riunisce gli Studios ha dichiarato di aver offerto una proposta alternativa annullando la protesta degli attori. L’impressione è però che la questione non sia chiusa.

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Enrico Maiorino
Appassionato di tecnologia da quando avevo 13 anni, sono appassionato anche di fotografia, finanza e criptovaluta. Naturalmente non manca anche il buon cibo!