In vista della transizione del suo marchio verso “X”, Twitter modifica la sua politica per gli inserzionisti: il badge di verifica a rischio per chi non investe almeno 1.000 dollari al mese. Un cambio di rotta che solleva dubbi sul futuro delle piccole imprese e delle organizzazioni a budget limitato sul social network.

Twitter è in procinto di rinnovare la propria politica per gli inserzionisti. A seguito dell’annuncio di Elon Musk di voler trasformare la piattaforma in un’app per tutto, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’azienda chiederà ai profili con contenuti sponsorizzati di investire almeno 1.000 dollari al mese.

I brand che non rispettano questa soglia rischiano di perdere il badge di verifica, se non spendono 1.000 dollari in pubblicità in un periodo di 30 giorni o 6.000 dollari in un periodo di 180 giorni. Questa politica, che entrerà in vigore dal 7 agosto, si applicherà a qualsiasi profilo con un badge di verifica dorato.

Elon Musk ha confermato che gli inserzionisti avranno anche l’opzione di pagare lo stesso importo mensile per il badge di organizzazione verificata dell’azienda, contraddistinto da una X dorata. Il CEO di Twitter sostiene che l’elevato costo dell’abbonamento dovrebbe scoraggiare i truffatori dal creare profili falsi con contenuti ingannevoli.

La nuova politica arriva in un periodo di contrazione dei ricavi pubblicitari per Twitter, ora noto come X. Il 15 luglio, Musk ha rivelato una riduzione del 50% delle entrate pubblicitarie della piattaforma. Di fronte a questa flessione, l’azienda offrirà sconti fino al 50% per tutte le nuove richieste pubblicitarie fino al 31 luglio, con l’intento di aumentare la visibilità degli inserzionisti e attrarre nuovi clienti.

Il cambiamento nella politica pubblicitaria di Twitter potrebbe tuttavia danneggiare le piccole imprese e le organizzazioni a basso budget. La regola che impone di mantenere spunta di verifica dorata sulla X è infatti poco significativa per le grandi aziende, ma potrebbe rappresentare una sfida insormontabile per i piccoli attori del social network.

Con il passaggio di testimone da Elon Musk a Linda Yaccarino, l’azienda si appresta a una rivoluzione. Da “Twitter 2.0” a “X”, l’obiettivo è quello di trasformare la piattaforma in una “super app”, che combina vari servizi in un unico software. Il settore fintech è tra le aree di interesse, pur mantenendo i social media al centro della strategia.

“Con X, ci spingeremo ancora più in là per trasformare la piazza della città globale e stupire di nuovo il mondo”, ha dichiarato Linda Yaccarino. “Preserveremo la libertà di espressione e di scelta in un mercato che consente il successo economico di tutti i partecipanti”. Una promessa ambiziosa, che però lascia aperte domande sul futuro delle imprese più piccole sulla piattaforma.

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