Il calo della visibilità dei tweet di Twitter su Google Search e le implicazioni sull’integrazione dei social media nei risultati di ricerca.

Mentre Google cerca di migliorare l’integrazione dei post dei social media nei suoi risultati di ricerca, con il recente lancio della scheda “Prospettive”, Twitter ha apportato delle modifiche alla sua piattaforma che potrebbero avere un impatto negativo sulla visibilità dei tweet nei risultati di Google Search. Questo cambio di strategia da parte di Twitter giunge dopo l’annuncio di Elon Musk, CEO dell’azienda, di rendere la maggior parte dei contenuti di Twitter disponibili solo per gli utenti registrati.

Secondo Search Engine Land, da quando Twitter ha iniziato a richiedere la registrazione per visualizzare i contenuti, Google Search ha registrato una drastica diminuzione del numero di URL indicizzati provenienti da Twitter. In particolare, il numero di tweet indicizzati è sceso da 471 milioni a 180 milioni, un calo del 62% che si traduce in una minore visibilità di Twitter su Google Search.

Molti utenti di Twitter hanno iniziato a notare che i loro tweet non sono più visibili su Google. Questo rappresenta un problema non solo per la scoperta di singoli tweet, ma anche per la facilità con cui i contenuti di Twitter possono essere trovati da chi cerca informazioni.

In una serie di test condotti da noi, è emerso un notevole calo della presenza dei tweet nei risultati di ricerca di Google. Ricerche come “Elon Musk Twitter”, “Gmail Twitter” e “Ceotech Twitter” non mostrano più il carosello di tweet recenti. Tuttavia, alcune ricerche, come “Made By Google Twitter”, mostrano ancora il carosello, indicando che il processo di scomparsa dei tweet da Google Search è ancora in corso.

Speriamo che la situazione sia un problema temporaneo causato dai repentini cambiamenti di Twitter e che alla fine venga risolto da entrambe le aziende. Tuttavia, non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali da Twitter o Google sulla questione, quindi la situazione potrebbe ancora cambiare. Questo blackout rappresenta un significativo ostacolo per la visibilità online, sollevando interrogativi sulla futura integrazione dei social media nei motori di ricerca.

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