L’atteso aggiornamento di Trova il mio dispositivo di Android è stato bloccato da Apple per problemi di sicurezza su iOS. Ma la speranza arriva con la beta di iOS 17.5, che include funzioni anti-stalking per i tracker Bluetooth.

La lunga attesa per l’aggiornamento della rete Trova il mio dispositivo di Android potrebbe finalmente giungere al termine, grazie a un’imprevista assistenza da parte di Apple. Un aggiornamento, atteso con impazienza da Google e annunciato durante il Google I/O 2023, era rimasto in sospeso a causa di preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza degli utenti iPhone. Il problema principale risiedeva nell’incapacità degli iPhone di rilevare i tracker Bluetooth di Android, sollevando timori relativi allo stalking e ad altri usi impropri.

Tuttavia, l’ultima beta di iOS 17.5 sembra indicare un cambiamento importante. Secondo quanto riferito da 9to5Mac, sono stati trovati nel codice dell’app Dov’è di iOS riferimenti a funzionalità anti-stalking che estenderebbero il rilevamento a tracker non certificati Apple o Find My. Questo sviluppo suggerisce che gli utenti iOS potranno identificare e disabilitare questi dispositivi di tracciamento, superando uno dei maggiori ostacoli al lancio dell’aggiornamento della rete “Trova il mio dispositivo” di Android e dei tracker Bluetooth di terze parti.

Le stringhe di codice individuate forniscono istruzioni su come gli utenti possono disattivare tali oggetti, impedendo loro di condividere la posizione con il proprietario originale. Sebbene la funzionalità non sia ancora attiva nella versione beta, la sua implementazione nella versione stabile di iOS 17.5, prevista per il mese prossimo, potrebbe offrire a Google l’opportunità perfetta per rilasciare l’atteso aggiornamento.

Tale notizia si rivela particolarmente importante in vista del Google I/O 2024, che si terrà a maggio 2024. Fino ad ora, iOS era in grado di rilevare esclusivamente gli AirTag e i tracker Bluetooth certificati Find My, escludendo una serie di dispositivi di terze parti, come quelli di Chipolo, Eufy e Pebblebee, che mirano a integrarsi con la rete “Trova il mio dispositivo” di Android.

L’incapacità di rilevare tali tracker avrebbe potuto portare a una situazione problematica, in cui i dispositivi compatibili con Android sarebbero stati in grado di tracciare gli utenti iOS senza il loro consenso. L’introduzione di meccanismi di rilevamento dei tracker indesiderati all’interno di iOS rappresenta un importante implementazione per garantire la sicurezza degli utenti, consentendo al contempo lo sviluppo e l’espansione di nuove tecnologie di tracciamento attraverso sistemi operativi diversi.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.