Utenti SSD SanDisk Extreme e Extreme Pro alle prese con la perdita irrecuperabile di dati. Attingo identifica possibili cause hardware e critica il processo di produzione.

Molti utenti delle unità SSD esterne SanDisk Extreme ed Extreme Pro stanno affrontando una crisi di dati. Un numero crescente di segnalazioni indica che non possono più accedere ai loro dati, poiché le unità non vengono riconosciute dai computer o risultano vuote. Questo difetto tecnico grave potrebbe significare la perdita irreversibile dei dati per molti, dato che si sospetta che il problema sia di natura fisica.

Attingo, un’azienda tedesca specializzata nel recupero dati, afferma di aver identificato la causa alla radice dei guasti in alcune unità da 2TB e 4TB. In un’intervista a Future Zone, il CEO di Attingo ha rivelato che il problema è multifattoriale. Ha sottolineato un “definito problema hardware”, attribuendo parte della colpa al processo di saldatura del disco rigido. Il materiale di saldatura, secondo lui, tende a creare bolle che portano a una maggiore fragilità e rottura.

In aggiunta, ha evidenziato come i componenti utilizzati siano eccessivamente grandi per la disposizione progettata sulla scheda, rendendo i giunti di saldatura particolarmente vulnerabili a rotture improvvise. Questi problemi di produzione hanno già scatenato un’azione legale collettiva. Tuttavia, Western Digital, la società madre di SanDisk, nega qualsiasi difetto nella sua linea di produzione o nella qualità delle saldature.

Il CEO di Attingo ha citato casi settimanali di persone che restituiscono unità SSD SanDisk malfunzionanti. Questo fenomeno sottolinea l’urgenza e la gravità della situazione, considerando l’importanza critica dei dati personali e professionali conservati su queste unità.

Il costo elevato dei servizi di recupero dati rende la situazione ancora più disperata per i clienti, che spesso si rivolgono a queste soluzioni in ultima istanza. I dati persi spaziano da “foto insostituibili” a “lavori accademici importanti”, come tesi di laurea su cui si è lavorato per mesi.

Per il sig. Hafele di Attingo, una campagna di richiamo per i dispositivi difettosi sembra inevitabile a lungo termine. Sostiene che “non è possibile riparare questi guasti a distanza”, sottolineando la necessità di un intervento diretto per risolvere il problema. Questa situazione solleva preoccupazioni significative sulla affidabilità e sicurezza dei prodotti di archiviazione dati e sull’importanza di standard di produzione rigorosi nel settore tecnologico.

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