Un nuovo accordo tra Spotify e Google introduce una struttura di commissioni modificata, offrendo a Spotify termini vantaggiosi per l’uso del sistema di pagamento su android e rivelando la flessibilità di Google nel gestire grandi app come Spotify e Netflix.

Spotify ha recentemente concluso un accordo speciale con Google che modifica sostanzialmente le regole relative alle commissioni sui pagamenti in-app per i suoi utenti Android. Questa rivelazione emerge da una testimonianza nel processo in corso tra Epic Games e Google, come riportato per la prima volta da The Verge.

Secondo le informazioni emerse, l’accordo permette a Spotify di non pagare alcuna commissione a Google quando gli utenti sottoscrivono abbonamenti utilizzando il sistema di pagamento di Spotify su dispositivi Android. Inoltre, se gli utenti si iscrivono al servizio tramite Google, Spotify pagherebbe solo il 4% di commissione, una percentuale significativamente inferiore rispetto al 15% generalmente richiesto per la maggior parte delle altre app tramite il Google Play Store.

Questo accordo speciale è stato sottolineato dal responsabile delle partnership di Google, Don Harrison, che ha dichiarato in tribunale: Ascoltare musica è uno degli scopi principali [del telefono]… se non abbiamo Spotify che funziona correttamente attraverso i servizi Play e i servizi principali, la gente non comprerà i telefoni Android. Questa affermazione mette in evidenza l’importanza cruciale di app popolari come Spotify per l’ecosistema Android.

Sia Google che Spotify hanno accettato di versare 50 milioni di dollari ciascuno in un “fondo di successo” come parte dell’accordo, sottolineando l’importanza strategica della partnership per entrambe le aziende.

Queste osservazioni sono state fatte nel contesto di una causa legale intentata da Epic Games contro Google nel 2020, in cui Epic sosteneva che il Play Store di Google fosse un monopolio illegale che costringeva i produttori di app a versare ingenti somme per offrire acquisti in-app. Epic ha affrontato una battaglia legale simile contro Apple nel 2021, che ha perso.

Dan Jackson, un portavoce di Google, ha affermato: Un piccolo numero di sviluppatori che investono più direttamente in Android e Play possono avere tariffe di servizio diverse come parte di una partnership più ampia. Questa dichiarazione sottolinea come Google sia disposta a negoziare termini specifici con importanti sviluppatori che apportano contributi significativi all’ecosistema Android.

In precedenza, Spotify aveva sostenuto Epic nella sua lotta contro Google e Apple, ma nel 2022 ha iniziato a utilizzare un programma di Google chiamato User Choice Billing, che permette alle app Android di usare i propri sistemi di pagamento in cambio di una riduzione dei costi per Google. Questo approccio evidenzia una maggiore flessibilità da parte di Google nel gestire le relazioni con applicazioni di grande rilievo come Spotify.

Recentemente, sono emersi altri dettagli significativi riguardanti le pratiche aziendali di Google. Ad esempio, è stato rivelato che Google paga ad Apple il 36% di tutti gli introiti pubblicitari generati attraverso il browser Safari di Apple, come confermato dall’amministratore delegato di Alphabet, Sundar Pichai. Inoltre, Google ha offerto a Netflix, un altro importante servizio di streaming, una commissione ridotta del 10%, che Netflix ha rifiutato, scegliendo di non offrire un’opzione di iscrizione diretta nella sua app Android.

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Carolina Napolano
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