Le modifiche ai termini e condizioni di Sony in Europa suggeriscono una limitazione sulla rivendita di giochi per PS5, ma in realtà, la situazione è meno restrittiva di quanto sembri.

Negli ultimi tempi, la Sony si è trovata al centro di diverse polemiche che hanno scosso la community dei suoi utenti. Diverse azioni intraprese dall’azienda hanno sollevato interrogativi e malcontento tra i giocatori, dai ban su alcuni account PSN alla rimozione di contenuti multimediali dallo Store, fino a recenti cambiamenti nei termini di servizio.

La prima ondata di critiche è emersa a seguito di un’ondata di divieti improvvisi su account PSN. Molti giocatori si sono ritrovati senza spiegazioni nell’impossibilità di accedere ai loro giochi in formato digitale per PS4 e PS5. Fortunatamente, la situazione per gli utenti colpiti è stata risolta rapidamente, ma la Sony non ha ancora fornito spiegazioni ufficiali per questi ban.

Il malcontento è cresciuto all’inizio di dicembre 2023, quando la Sony ha affrontato l’ira dei giocatori americani. La decisione dell’azienda di rimuovere più di 1.000 film e serie di Discovery dallo Store della console ha destato notevole preoccupazione. A partire dal 1° gennaio 2024, i giocatori che hanno acquistato legalmente questi contenuti non potranno più accedervi, a causa del mancato rinnovo degli accordi di licenza tra lo studio cinematografico e il produttore giapponese.

Un’altra questione controversa è emersa lunedì 18 dicembre 2023, quando una modifica nei termini e nelle condizioni d’uso del sito europeo di Sony ha sollevato preoccupazioni. In particolare, l’articolo 7.1 della sezione Rivendita ha suscitato interrogativi. La clausola afferma: “Non è consentito rivendere giochi su disco o giochi digitali se non espressamente autorizzati da noi e, se l’editore è un’altra società, anche dall’editore”.

Questo cambiamento ha scatenato reazioni negative tra gli utenti, come dimostrato da uno screenshot pubblicato dall’account Nintendeal, che ha sollevato la questione della legalità di tale restrizione. Nonostante questo, è stato chiarito che è ancora possibile vendere i propri giochi fisici per PS4 e PS5 a privati o a negozi specializzati.

In realtà, questa clausola è presente nei Termini e condizioni di Sony da oltre un decennio. Quando fu pubblicata per la prima volta, prima del lancio della PS4 nel novembre 2013, aveva già causato polemiche. Di fronte alle preoccupazioni degli utenti, Shuhei Yoshida, uno dei fondatori di Sony Interactive Entertainment, è intervenuto su X (ex Twitter) per rassicurare il pubblico, confermando che gli utenti in Europa sono autorizzati a vendere o condividere i loro giochi PS4 e PS5.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.