Plex, azienda di media streaming, licenzia oltre il 20% del personale per fronteggiare la diminuzione dei mercati pubblicitari globali e cercare di raggiungere l’equilibrio finanziario entro 18 mesi, in un momento di incertezza e volatilità nel settore dello streaming.

In una mossa che segna un periodo turbolento per Plex, l’azienda di media streaming conosciuta per la sua app media server, il CEO Keith Valory ha annunciato lunedì che più del 20% del personale è stato licenziato. La notizia, comunicata tramite un messaggio su Slack, è stata successivamente confermata da The Verge.

I licenziamenti, che ammontano a 37 persone, interessano tutti i dipartimenti dell’azienda. Il piano fa parte di un ampio sforzo per riportare l’azienda alla redditività di fronte alla continua diminuzione dei mercati pubblicitari globali.

Negli ultimi anni, Plex ha cercato di diversificare il proprio modello di business, passando da un’offerta incentrata sull’hosting di contenuti personali a una piattaforma di streaming gratuita supportata da pubblicità (FAST) e alla TV in diretta. Come molti altri protagonisti nello spazio dello streaming, sembra che Plex abbia riscontrato difficoltà nel raggiungere la redditività.

In un settore in continua evoluzione e in un momento in cui i mercati pubblicitari sono notevolmente volatili, Valory ha affermato che non è possibile prevedere quando le condizioni miglioreranno. Di conseguenza, l’azienda ha fissato l’obiettivo di raggiungere un’equilibrio finanziario entro i prossimi 18 mesi. Tuttavia, Valory ha sottolineato che per farlo, Plex deve ridurre drasticamente le spese del personale.

Il piano di Plex non si limita ai licenziamenti. L’azienda si sta riorganizzando in quattro principali aree di prodotto, oltre a implementare alcuni servizi condivisi. Altri cambiamenti interni includono la ridefinizione delle priorità dei prodotti e la riduzione delle spese di marketing.

Nonostante l’azienda non abbia ancora risposto pubblicamente, diversi post su LinkedIn di ex dipendenti confermano i licenziamenti. Tra questi, un ex stratega UX e un ex ingegnere software backend hanno descritto la propria esperienza.

Questa mossa segue una serie di licenziamenti all’inizio di quest’anno, come indicato in un post su LinkedIn da un ex account executive, suggerendo che Plex potrebbe aver iniziato a sentire il peso economico già da qualche tempo.

Questo periodo di incertezza per Plex mette in luce le sfide che molti servizi di streaming stanno affrontando in un mercato sempre più affollato e competitivo. Mentre le aziende cercano di navigare in un panorama mediatico in costante evoluzione, il caso di Plex serve come un promemoria della volatilità del settore e delle difficoltà nel mantenere la redditività nel lungo termine.

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