Pixel 8 Pro di Google si impone con punteggi stellari nella valutazione del suo display, anche se alcuni dettagli non passano inosservati: un’analisi approfondita della performance attraverso i risultati di DxOMark.

L’ecosistema tecnologico mondiale ha gli occhi puntati sul Google Pixel 8 Pro, e i recenti test condotti dal rinomato laboratorio di analisi DxOMark non fanno che acuire l’interesse intorno a questo smartphone top di gamma, rivelando prestazioni eccezionali, ma non esenti da pecche.

La procedura di valutazione, nota per il suo rigoroso protocollo, ha messo a dura prova il display del Google Pixel 8 Pro, scandagliando ogni aspetto e sottoponendolo a diverse situazioni d’uso. I risultati sono stati all’altezza delle aspettative, se non superiori in alcuni ambiti, stabilendo nuovi record e posizionando il dispositivo in una posizione di prestigio nelle classifiche globali di DxOMark.

I punteggi ottenuti nelle varie categorie hanno delineato un profilo estremamente competitivo per lo smartphone di Google, con particolare eccellenza in ambito di leggibilità e resa cromatica, categorie nelle quali ha guadagnato rispettivamente 162 e 164 punti, posizionandosi come nuovo punto di riferimento nel settore. Tuttavia, non tutto è oro ciò che luccica: la categoria “artefatti” ha visto il Pixel 8 Pro ottenere un punteggio meno brillante di 122 punti, ben lontano dal leader di settore Xiaomi Mix Fold 2, fermo a 161.

Uno degli elementi chiave sottolineati da DxOMark riguarda la luminosità del dispositivo: uno straordinario picco di 2100 nit al 20% del livello medio dell’immagine (APL), un valore che non solo si traduce in una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, come alla luce diretta del sole, ma che supera anche competitor di peso come l’iPhone 15 Pro Max. Inoltre, il Pixel 8 Pro mostra un’ottima performance anche in condizioni di bassa luminosità, offrendo una resa cromatica fedele e accurata.

L’applauso generale per il Google Pixel 8 Pro non deve, tuttavia, oscurare alcune note meno positive evidenziate durante i test. Tra queste, DxOMark ha menzionato una tinta rosata, a volte percettibile in contesti luminosi a seconda dell’angolazione e della sorgente di luce, e la presenza di tocchi indesiderati con il palmo sul bordo del dispositivo durante l’uso con una mano, oltre a un aliasing osservabile durante le sessioni di gaming.

Nel complesso, il Google Pixel 8 Pro non solo ha conquistato il primo posto nella classifica globale di DxOMark con un punteggio totale di 154 punti, superando il precedente leader, il Samsung Galaxy Z Fold 5, di due lunghezze, ma ha anche riaffermato l’importanza della qualità del display nell’esperienza utente complessiva, consolidando la reputazione della serie Pixel nel mercato degli smartphone.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.