Solo negli USA ogni anno vengono rubati (o smarriti) oltre 800.000 PC portatili e oltre il 90% di questi non verranno mai più recuperati. Per l’Italia non esistono dati precisi, ma siamo convinti che i numeri non siano poi così differenti. Il problema con i computer portatili è che, a differenza degli smartphone, nella maggior parte dei casi non hanno una SIM integrata e si collegano a Internet solo attraverso una connessione WiFi. Anche una sola connessione WiFi può però essere sufficiente per localizzare un computer, a condizione che le impostazioni di recupero (previste sia da Microsoft che da Apple) siano attivate. Inoltre esistono speciali software che permettono di tenere sotto controllo non solo la localizzazione ma anche quello che viene fatto da chi usa il computer e in qualche caso permettono anche di ricevere immagini del ladro in azione.

Localizzare il PC

Sia i programmi specifici per recuperare un computer, che le impostazioni integrate dai singoli produttori, richiedono comunque una connessione WiFi per poter localizzare la macchina. Se, infatti, chi ci ha sottratto il computer lo spegne e si limita ad aprirlo per cannibalizzare delle componenti, non ci sarà modo di rintracciarlo. Se però, come spesso accade, il computer è acceso quando viene sottratto, allora è probabile che si colleghi a qualche rete WiFi rendendone più facile la localizzazione.

L’importante è che i servizi di localizzazione siano attivati sia per i computer con sistema Microsoft Windows che per quelli con Apple macOS. Oltre a questi sistemi integrati esiste poi la possibilità di localizzare un computer portatile utilizzando le impostazioni di GMail, quelle di Facebook e di servizi cloud come Dropbox che rendono visualizzabile l’indirizzo IP dell’ultimo collegamento e quindi la localizzazione.

Trova il mio dispositivo

Circa l’85% dei computer attualmente in uso integra Windows come sistema operativo e tra questi il 72% utilizza Windows 10, un vero record per un sistema operativo relativamente recente visto che è uscito 6 anni fa. Proprio con Windows 10, Microsoft ha inserito la nuova funzione Trova il mio dispositivo all’interno delle Impostazioni di sistema. Di base questa funzione dovrebbe essere già abilitata, ma è comunque sempre meglio controllare da Start > Impostazioni > Aggiornamento e Sicurezza > Trova il mio dispositivo.

Chi avesse già aggiornato il suo computer a Windows 11 troverà la stessa funzione da Start > Impostazioni > Privacy e sicurezza. Sempre dalla pagina Privacy e sicurezza è poi consigliabile abilitare i Servizi di posizione e consentire alle varie app l’accesso alla nostra posizione. Questo risulta valido soprattutto per i sistemi di localizzazione di Google che sono spesso più precisi di quelli Microsoft e anche per i servizi di posizione di Facebook e Dropbox che forniscono nei loro log l’indirizzo IP dell’ultima connessione.

La soluzione Microsoft per Windows

Se abbiamo un PC con almeno Windows 10 e la funzione Trova il mio dispositivo è abilitata, potremo individuare l’ultima posizione registrata dal nostro computer direttamente dal nostro account Microsoft con un qualunque altro PC o telefono. Sarà sufficiente collegarsi all’indirizzo https://account.microsoft.com/devices e accedere al nostro account. Qui all’interno della sezione Dispositivi dovremo individuare il computer che ci è stato sottratto e selezionare la voce Trova il mio dispositivo. A questo punto verrà visualizzata una mappa e potremo conoscere l’indirizzo esatto dell’ultima connessione registrata.

Avremo così un’indicazione sulla localizzazione del computer da comunicare alle forze dell’ordine. Potremo allo stesso tempo fare clic su Blocca e disconnettere in questo modo tutti gli utenti locali. Sarà anche possibile cambiare la password da remoto, se riteniamo che il computer ci sia stato sottratto da qualcuno che potrebbe conoscerla. Da questo momento potrà accedere solo l’amministratore di sistema, che sarà anche l’unico in grado di eliminare il blocco. Vi è anche la possibilità di scrivere un breve messaggio di massimo 160 caratteri che ci permetterà di entrare in contatto con il ladro. Potremo, per esempio, minacciare l’invio delle forze dell’ordine o in alternativa promettere una ricompensa nel caso il PC sia stato smarrito.

L’operazione di blocco del computer e l’invio del messaggio avverranno naturalmente solo nel caso in cui il computer dovesse essere collegato a Internet, anche senza avere eseguito l’accesso al sistema. Attenzione perché potremo individuare un dispositivo condiviso solo se disponiamo di un account amministratore. Per accertarcene sul dispositivo condiviso dovremo selezionare Start > Impostazioni > Account > Le tue info.

Oltre Microsoft Windows

Purtroppo Microsoft non ha una buona reputazione per quanto riguarda la precisione della localizzazione su mappa. Ce ne siamo resi conto direttamente preparando questo articolo e scoprendo che in media nelle mappe di Microsoft vi era un errore di un paio di chilometri rispetto alla posizione esatta. Niente a che vedere con Apple il cui sistema di localizzazione via Web risulta preciso fino al numero civico. Se però non disponiamo di un portatile Apple, potremo sempre utilizzare un software di localizzazione alternativo come Prey che rimane silente fino a quando non lo svegliamo da remoto e da quel momento inizia a tenere sotto controllo tutto quello che viene fatto con il computer rubato.

Protezione a monte

Il problema dei furti di notebook, laptop o portatili è estremamente diffuso e nel Web è possibile trovare diversi software che garantiscono di far recuperare il computer o quantomeno di cancellare a distanza i dati contenuti. In realtà, come abbiamo visto, perché questi programmi funzionino bisogna che ci sia una connessione Internet attiva e soprattutto che il sistema operativo non venga formattato. Se infatti il ladro riesce a cancellare il contenuto del disco fisso prima di collegarsi a Internet non esiste software in grado di continuare a funzionare. Fortunatamente è possibile impostare una password per l’interfaccia firmware BIOS o UEFI per i computer più recenti, che impedisca a chiunque di caricare un nuovo sistema operativo da disco esterno o chiave USB e allo stesso tempo di accedere a tutte le impostazioni di modifica dell’interfaccia. Se poi il ladro riesce a sbarazzarsi fisicamente del disco fisso del portatile, allora non ci sarà proprio niente da fare, ma almeno avremo la certezza che i nostri dati non sono finiti in cattive mani.

Software su misura

Tra i tanti programmi che promettono di recuperare dispositivi rubati o smarriti, noi abbiamo scelto di provare Prey, uno dei software di tracciamento di computer rubati o smarriti più affidabili, che può essere installato gratuitamente su tre dispositivi. Oltre che su PC Windows, è possibile installare Prey su computer macOS, Ubuntu e su smartphone o tablet Android e iOS. La versione gratuita consente di tenere sotto controllo un massimo di tre dispositivi e di creare una zona virtuale protetta entro la quale il computer deve rimanere. Il programma rimane in background fino a quando non lo allertiamo dalla console da un qualsiasi browser, oppure dal momento in cui esce dalla zona geografica consentita. Da quel momento inizierà a raccogliere in maniera silenziosa, ovvero senza notificare l’utente, informazioni sulla sessione in corso.

Per prima cosa recupererà l’indirizzo IP della macchina, quindi scatterà e invierà foto dalla webcam integrata e mostrerà tutte le attività svolte dal momento in cui ne abbiamo denunciato lo smarrimento. La geolocalizzazione non sempre funziona correttamente, però. Talvolta risulta veramente precisa, altre volte arriva a sbagliare anche di alcuni chilometri. Questo dipende dalla triangolazione e dall’Internet Service Provider a cui il PC si connette. In un casolare in aperta campagna sarà più difficile ottenere un tracciamento preciso rispetto a una grande città. In ogni caso non è mai consigliabile intervenire sul posto direttamente, è sempre meglio fornire alle forze dell’ordine i dati raccolti dal software o in alternativa inviare un messaggio sempre attraverso Prey a chi ci ha portato via il computer minacciando l’intervento delle forze dell’ordine e fare partire un segnale di allarme sonoro che dovrebbe avere l’effetto di spaventare il ladro. Ci sono due tipologie di account: quella gratuita consente di collegare fino a tre dispositivi e presenta alcune limitazioni, come l’impossibilità di formattare a distanza il sistema, la versione Pro ha tutte le funzioni attive, ma costa 5 euro al mese.

L’alternativa Apple

Tra tutti i produttori, Apple è sicuramente quello che in questo momento mette a disposizione la piattaforma più completa in caso di smarrimento o furto di un suo dispositivo. Su tutti gli iPhone, gli iPad e sui Mac, è presente l’app Dov’è che consente di rintracciare da un qualsiasi browser non solo questi dispositivi ma anche gli smartwatch Apple Watch, gli auricolari AirPods e attraverso i tracker AirTag praticamente qualsiasi oggetto.

Tutti i dispositivi possono essere non solo rintracciati ma anche bloccati e formattati a distanza. Inoltre è possibile creare un’area protetta che una volta superata fa attivare l’allarme. La vera novità del 2021 sono però stati gli AirTag, piccolissimi dispositivi a batteria da applicare a un oggetto qualsiasi per localizzarlo in qualsiasi momento attraverso l’app Dov’è. Il bello di questi tracker è che ogni volta che uno smartphone iPhone 11 o di generazione successiva passa vicino a un AirTag (di qualunque proprietari) ne registra la posizione in modo anonimo e questa posizione può essere usata dal software Apple per individuare il dispositivo anche se non è a portata di segnale radio. Si tratta di una soluzione ideale per chi sa di essere sbadato e può così inserire questi speciali gettoni nella borsa del portatile o nel portachiavi.

Massima protezione

Abbiamo visto come tutti i sistemi di protezione dei vari produttori, e anche un software specializzato come Prey, agiscano a livello del sistema operativo. Esiste però anche una soluzione professionale utilizzata da molte aziende per proteggere il proprio patrimonio hardware che è installata a livello BIOS e quindi funziona anche nel caso il ladro cerchi di sostituire il sistema operativo. Si tratta di Absolute Home&Office, un software che va installato nel BIOS dei PC Windows e che una volta attivato permette alla Absolute Software, l’azienda che offre questo servizio, di rintracciare il portatile e, con alcuni tipi di abbonamento, di intervenire direttamente con una squadra di recupero. Addirittura negli USA e in Gran Bretagna è prevista un’assicurazione per cui, nel caso il computer smarrito o trafugato non venisse recuperato, si avrebbe diritto a un indennizzo di 1.000 dollari. In Italia questa soluzione è usata da diverse aziende, ma è prevista anche la possibilità per normali utenti di registrarsi all’indirizzo https://homeoffice.absolute.com/it/ e di stipulare un abbonamento Basic a 18,50 € l’anno o Standard a 45 € l’anno. È comunque possibile attivare una prova di 30 giorni per valutarne direttamente il funzionamento.

Recupero con Facebook

Oltre ai sistemi messi in atto dai principali produttori per rintracciare un computer portatile smarrito o rubato, ci sono alcuni metodi alternativi che consentono di visualizzare l’ultimo indirizzo IP. Non tutti sanno che dalle Impostazioni di Facebook, nella sezione Protezione e Accesso, è possibile visualizzare non solo l’orario dell’ultimo accesso, ma anche l’indirizzo IP e la località in cui si trovava il portatile. Lo stesso dato viene fornito da Gmail, che nella sezione Dettagli, che si trova in basso a destra, visualizza l’elenco degli ultimi accessi e l’indirizzo IP. È chiaro che se scopriamo che uno sconosciuto è entrato nei nostri social o in Gmail dopo il furto o lo smarrimento del computer, la prima cosa da fare sarà quella di cambiare le password di accesso prima che possa provocare danni maggiori. La modifica delle password è comunque caldamente consigliata subito per tutti gli account importanti a cui accedevamo in automatico dal PC.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.