In risposta ai numerosi paragoni tra il proprio franchise e Palworld, The Pokémon Company ha dichiarato di indagare su potenziali violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Questa mossa segnala una crescente preoccupazione nell’industria dei giochi per la protezione dei diritti d’autore.

The Pokémon Company, custode del celebre franchise dei Pokémon, ha espresso preoccupazione riguardo al gioco open-world Palworld, che ha suscitato molti paragoni con la sua proprietà intellettuale. In una dichiarazione pubblicata, pur senza menzionare esplicitamente Palworld, la società ha annunciato di voler indagare su un gioco uscito nel gennaio 2024, con l’intento di “adottare misure appropriate per affrontare qualsiasi atto che violi i diritti di proprietà intellettuale relativi ai Pokémon”. Ha inoltre affermato di non aver “concesso alcun permesso per l’utilizzo della proprietà intellettuale o degli asset Pokémon in quel gioco”.

Palworld, rilasciato il 18 gennaio, è un gioco che presenta mostri simili ai Pokémon, con la particolarità che questi possono utilizzare pistole e sono coinvolti in attività più oscure, come essere venduti alla schiavitù, combattere all’ultimo sangue, o addirittura essere uccisi e mangiati. Nonostante il suo tema controverso, il gioco ha attirato l’attenzione e, secondo il suo sviluppatore Pocket Pair, ha venduto 7 milioni di copie su Steam in soli cinque giorni.

Come segnalato da IGN, Pocket Pair ha sottolineato che Palworld è più simile a giochi come “Ark Survival Evolved” e “Vanaheim” piuttosto che a Pokémon. Takuro Mizobe, amministratore delegato di Pocket Pair, in un’intervista ad Automaton, ha affermato che “Palworld ha superato le verifiche legali” e che “non sono state intraprese azioni contro di essa da parte di altre società”. Tuttavia, la recente dichiarazione di The Pokémon Company lascia intendere che la situazione potrebbe evolversi diversamente, a seconda dei risultati delle indagini.

La dichiarazione completa di The Pokémon Company recita: “Abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni riguardo al gioco di un’altra società uscito nel gennaio 2024. Non abbiamo concesso alcun permesso per l’utilizzo della proprietà intellettuale o degli asset Pokémon in quel gioco. Intendiamo indagare e adottare misure appropriate per affrontare qualsiasi atto che violi i diritti di proprietà intellettuale relativi ai Pokémon. Continueremo a custodire e coltivare ogni singolo Pokémon e il suo mondo, e lavoreremo per unire il mondo attraverso i Pokémon in futuro”.

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