Sempre più aziende e utenti di internet iniziano a rendersi conto del vero potenziale dell’intelligenza artificiale. NVIDIA intende utilizzare questa nuova tecnologia per migliorare i propri prodotti. Questo è già visibile attraverso la tecnologia DLSS integrata nelle sue schede grafiche.

Secondo NVIDIA, “la tecnologia DLSS analizza le immagini sequenziali e i dati di movimento del nuovo acceleratore di flusso ottico delle GPU GeForce RTX 40XX per creare immagini aggiuntive […] senza compromettere la qualità visiva o la reattività”. L’azienda è ben consapevole del fatto che la parte software di una GPU è importante quanto il suo elenco di componenti. Il DLSS 3 ne è un buon esempio, in quanto è ora uno dei maggiori punti chiave di vendita della nuova generazione di GeForce.

Ma NVIDIA non vuole solo utilizzare l’intelligenza artificiale per il rendering dell’immagine. L’azienda intende farne buon uso nell’area dei driver delle GPU. Un utente di Twitter chiamato CapFrameX sta diffondendo l’indiscrezione secondo cui NVIDIA starebbe lavorando per accelerare la velocità degli aggiornamenti delle sue GPU e che per farlo il codice dei driver verrebbe ottimizzato con la grazia dell’intelligenza artificiale. Presi insieme, tutti i piccoli miglioramenti apportati ai set di istruzioni, al threading e ad altre velocità di trasmissione dei dati potrebbero offrire “il 30% in più di prestazioni e un miglioramento medio del 10%”.

Le GeForce RTX ottimizzate per IA potrebbero offrire un aumento delle prestazioni del 30%

Quali chip della famiglia di schede grafiche GeForce RTX saranno interessati da questo cambiamento di paradigma? Questo nuovo tipo di driver cambierà il modo di aggiornare l’hardware? Nessuno, a parte NVIDIA, lo sa ancora, ma la corsa è iniziata. Il team verde non è l’unico produttore di chip interessato all’ottimizzazione del software assistita dall’intelligenza artificiale. Si dice che anche AMD e Intel stiano studiando soluzioni di questo tipo per i propri chip.

Attualmente, l’intelligenza artificiale AlphaCode di Google codifica come un programmatore alle prime armi e non passa giorno senza che ChatGPT faccia notizia.

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