Il lander InSight della NASA potrebbe aver avuto il suo ultimo successo a poche settimane dal suo spegnimento. I ricercatori hanno scoperto che il terremoto marziano rilevato dal lander nella regione di Amazonis Planitia lo scorso 24 dicembre 2021 era in realtà l’impatto di un meteorite. Gli scienziati lo hanno scoperto osservando le immagini precedenti e successive del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), che hanno rivelato uno squarcio di 492 piedi nel paesaggio.

Si ritiene che il meteorite fosse lungo tra i 16 e i 39 piedi. Sarebbe bruciato nei cieli della Terra, ma era abbastanza grande da sopravvivere alla sottilissima atmosfera di Marte. L’impatto è stato violento, ha scavato un buco profondo 15 metri e ha scagliato i detriti fino a 23 miglia di distanza dal cratere oltre ad aver anche esposto il ghiaccio del sottosuolo che finora non era mai stato visto così vicino all’equatore marziano. 

Ci è voluto un po’ di tempo per confermare l’evento. Un team di Malin Space Science Systems ha utilizzato due telecamere del MRO (la Context Camera in bianco e nero e il Mars Color Imager) per individuare il cratere a febbraio. Le immagini della telecamera a colori hanno permesso di circoscrivere l’impatto a una finestra di 24 ore.

Separatamente, un gruppo ha suggerito che 20 dei circa 1.300 marsquakes rilevati da InSight potrebbero essere segni di magma. 

La scoperta potrebbe aiutare la comunità scientifica a comprendere la cronologia geologica di Marte, definendo il tasso di comparsa dei crateri sul pianeta. Inoltre potrebbe rivelarsi fondamentale in futuro per gli esploratori del Pianeta Rosso, che potrebbero aver bisogno del ghiaccio sotterraneo per il sostentamento e il carburante dei razzi.

La NASA prevede che il lander si spegnerà tra sei settimane, poiché la polvere accumulata limita l’efficacia dei suoi pannelli solari. 

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Carolina Napolano
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