Documenti giudiziari rivelano che Microsoft ha offerto ad Apple di rendere Bing il motore di ricerca predefinito su Safari in diverse occasioni, ma Apple ha sempre rifiutato a causa della qualità inferiore della ricerca di Bing. Google cita queste trattative come prova di concorrenza nel settore della ricerca.

Nel settembre del 2020, Bloomberg aveva sollevato per la prima volta l’ipotesi che Apple avesse avuto colloqui esplorativi con Microsoft riguardo all’acquisizione di Bing. Adesso, ulteriori dettagli su queste trattative di acquisizione sono venuti alla luce attraverso documenti giudiziari non precedentemente divulgati, inserendo una nuova prospettiva sulle dinamiche di concorrenza nel settore della ricerca web.

I documenti, emersi in seguito a una causa intentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti contro Google, mettono in discussione l’asserto secondo cui Google detenga un monopolio nel settore della ricerca sul web. Secondo quanto riportato dalla CNBC, Google ha utilizzato le relazioni tra Microsoft e Apple – incluse le trattative per Bing – come prova della presenza di “concorrenza” effettiva nel mercato.

Dai documenti si evince che Microsoft aveva proposto ad Apple di rendere Bing il motore di ricerca predefinito in Safari in ben sette occasioni diverse: nel 2009, 2013, 2015, 2016, 2018 e 2020. Google sostiene che Apple abbia respinto ogni volta queste proposte, optando per mantenere Google come motore di ricerca predefinito a seguito di una valutazione comparativa della qualità dei risultati di ricerca forniti da Bing e Google.

“In ogni caso, Apple ha valutato attentamente la qualità relativa di Bing rispetto a quella di Google e ha concluso che Google era la scelta predefinita migliore per i suoi utenti di Safari. Questa è concorrenza”, ha dichiarato Google nei documenti.

Interessante è il tentativo di Microsoft nel 2018 di convincere Apple della qualità migliorata di Bing, proponendo anche l’idea di vendere Bing ad Apple o di creare una joint venture legata al motore di ricerca. I fatti riflettono la volontà di Microsoft di espandere la portata di Bing e la continua ricerca di Apple per opzioni che potrebbero migliorare l’esperienza utente su Safari.

Eddy Cue, capo dei servizi di Apple, ha espresso nei documenti il suo scetticismo riguardo alla qualità e all’impegno di Microsoft nel settore della ricerca, portando alla luce sia nella qualità dei risultati di ricerca che nelle strategie pubblicitarie e di monetizzazione di Bing.

Nonostante i ripetuti tentativi di Microsoft, la partnership tra Google e Apple – che vede Google pagare miliardi di dollari per rimanere il motore di ricerca predefinito su dispositivi Apple – è stata un fattore chiave nel mantenere lo status quo. L’alleanza finanziariamente vantaggiosa per entrambe le parti, infine, ha ostacolato ulteriori avanzamenti nelle trattative per l’acquisizione di Bing da parte di Apple.

Articolo precedenteAnker MagGo Power Bank: la prima batteria Qi2 – Recensione
Articolo successivoHarry Potter: la serie TV potrebbe uscire nel 2026