La Corea del Sud ha approvato l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft senza alcuna restrizione. Vediamo i dettagli nell’articolo.

Un altro tassello si aggiunge alla lunga e complessa questione che coinvolge Activision Blizzard e Microsoft: la Corea del Sud ha approvato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft senza restrizioni.

Secondo l’ente regolatore Korea Fair Trade Commission (KFTC), non ci sono preoccupazioni riguardo al fatto che l’accordo possa influire sulla concorrenza se i giochi di Activision Blizzard saranno esclusivi per le console di Microsoft. Nel documento, la KFTC spiega che in Corea del Sud, nello specifico, la popolarità dei franchise della società è piuttosto limitata, quindi un’esclusiva sulle console di Microsoft non sarebbe particolarmente importante in quella regione. Di conseguenza, l’effetto della conversione degli utenti ai servizi di Microsoft sarà, eventualmente, minimo a causa della scarsa popolarità dei giochi di Blizzard e della quota di mercato significativa dei concorrenti.

Un’informazione interessante è che la KFTC si è confrontata con le autorità di regolamentazione di altri Paesi per avere una visione migliore dell’accordo. Secondo l’autorità, i Paesi hanno opinioni diverse sull’acquisizione perché i giochi di Blizzard sono più popolari in altri mercati, soprattutto in Occidente.

In questo modo, la Corea del Sud si allinea a Cile, Arabia Saudita, Brasile, Giappone, Serbia, Sudafrica e Unione Europea nell’elenco dei Paesi che hanno approvato l’acquisizione miliardaria, valutata in 68,7 miliardi di dollari, la più grande finora realizzata nel settore tecnologico.

Tuttavia, come ben sappiamo, alcuni Paesi hanno posto degli ostacoli al completamento dell’accordo. Ad aprile, il Regno Unito ha dichiarato che avrebbe bloccato l’acquisizione per le preoccupazioni relative all’impatto sul mercato del cloud gaming e negli Stati Uniti la situazione è piuttosto complessa, con la Federal Trade Commission che ha fatto causa a Microsoft per bloccare l’acquisizione, ritenendo che l’accordo avrebbe indebolito la concorrenza.

Articolo precedenteiPhone 14 Pro Max vs Galaxy S23 Ultra: la corsa degli smartphone 2023
Articolo successivoiPhone 15, nuove conferme sul supporto ricarica wireless a 15W di terze parti
Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.