Alla luce delle limitazioni dello standard SODIMM vecchio di 25 anni, Micron lancia i moduli RAM LPCAMM2, promettendo di superare i limiti di velocità e di offrire maggiore efficienza energetica e possibilità di aggiornamento.

Il mondo dei computer portatili sta assistendo a un importante cambiamento tecnologico nel campo della memoria RAM. Al CES 2024 di Las Vegas, Micron ha annunciato un’innovazione importante: l’introduzione dei moduli RAM LPCAMM2 che utilizzano LPDDR5X. Questa novità arriva in un momento cruciale, in cui lo standard SODIMM, datato di quasi 25 anni, si trova di fronte a un muro di velocità e le soluzioni esistenti limitano le possibilità di aggiornamento del computer.

I moduli RAM LPCAMM2, oltre ad essere una svolta tecnologica, si pongono come una risposta efficace alle esigenze di un’industria sempre più orientata verso dispositivi sottili e performanti. Questi moduli, che Micron afferma di essere i primi a portare sul mercato, potrebbero rappresentare un enorme aggiornamento della memoria per i computer portatili, specialmente in termini di velocità e efficienza energetica.

Il contesto di questa innovazione vede Micron e Samsung in prima linea, ma non sono le sole aziende a esplorare questa nuova tecnologia. Dell, per esempio, ha sviluppato un’alternativa interna alle SODIMM, denominata CAMM (Compression Attached Memory Module), che colloca i chip di memoria su un modulo avvitato alla scheda madre, riducendo lo spazio occupato e potenzialmente migliorando la velocità e l’efficienza.

I moduli di Micron con RAM LPDDR5X, disponibili da 16GB a 64GB, promettono di occupare il 64% di spazio in meno rispetto alla memoria SODIMM, di consumare il 61% di energia in meno e di essere più veloci del 71% nei carichi di lavoro essenziali di PCMark 10. L’LPDDR, più comune nei laptop, è noto per la sua capacità di funzionare a bassi livelli di potenza pur offrendo trasferimenti di dati ad alta velocità.

Un aspetto fondamentale dei moduli CAMM2 è la loro capacità di riaprire le porte agli aggiornamenti della RAM e alla riparabilità per i consumatori e gli operatori IT, un vantaggio perso con la diffusione della memoria saldata. Nonostante la necessità di utilizzare diverse viti per la sostituzione dei moduli, il vantaggio in termini di upgrade e sicurezza supera questo piccolo inconveniente.

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