Meta è stata multata dall’autorità di regolamentazione irlandese per violazione del GDPR dell’UE per gli annunci mirati su Facebook ed Instagram.
Meta è stata multata dall’autorità di regolamentazione irlandese per 390 milioni di euro dopo che una lunga indagine ha rilevato che la gestione dei dati degli utenti violava le linee guida stabilite dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE, che regola appunto la gestione dei dati personali, entrato in vigore nel maggio 2018.
Come sottolineato dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati, l’azienda ha costretto gli utenti ad accettare annunci mirati sui social media Instagram e Facebook, violando di fatto la normativa UE. Nello specifico, secondo il parere del DPC, l’azienda dovrebbe essere condannata a pagare due multe, 210 milioni di euro per le violazioni del GDPR da parte di Facebook e 180 milioni per le violazioni da parte di Instragram.
Dopo la notifica, l’azienda di Mark Zuckerberg ha 90 giorni di tempo per conformarsi alla normativa o incorrere in nuove multe fino al 4% del fatturato.
“L’idea che Meta non possa più offrire annunci personalizzati in tutta Europa senza aver prima ottenuto il consenso di ciascun utente non è corretta“, ha dichiarato un portavoce di Meta alla CNBC, sottolineando che la decisione dell’autorità è sbagliata.
Si prevede che il regolamento comporterà seri cambiamenti nel funzionamento dei servizi di Meta nell’Unione Europea, considerando che il GPDR prevede che gli utenti abbiano la possibilità di decidere se vogliono o meno la visualizzazione di pubblicità personalizzata, una caratteristica generata dall’uso dei dati personali.
Meta è stata anche multata per 405 milioni di euro dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati per la sua gestione delle impostazioni sulla privacy dei bambini su Instagram e per 265 milioni di euro per la fuga di dati degli utenti di Facebook nell’aprile 2021 che aveva provocato l’esposizione delle informazioni di oltre 533 milioni di persone.
