Al giorno d’oggi è molto difficile trovare uno smartphone con batteria removibile, poiché ormai tecnologie come la protezione IP67 e IP68 richiedono che questo componente sia sempre più integrato nei circuiti interni degli smartphone. Nonostante i vantaggi, l’Unione Europea vuole che siano di nuovo che le batterie siano rimovibili. Capisci ora perché.

Secondo il portale Right To Repair, il Parlamento europeo si è espresso a favore del ritorno delle batterie rimovibili questa settimana, sostenendo che è più facile sostituire questo componente essenziale negli smartphone se è staccabile, in questo modo è possibile ridurre i rifiuti elettronici generati dai telefoni cellulari.

Un estratto dal rapporto dice:

“Poiché le batterie al litio si trovano in qualsiasi cosa, dagli smartphone agli scooter, dalle auto elettriche e dall’accumulo di energia alle reti intelligenti, garantire che possano essere rimosse e sostituite quando si guastano è assolutamente essenziale per garantire che i prodotti possano durare più a lungo ed evitare sprechi inutili”.

L’idea è quella di garantire che i proprietari dei dispositivi stessi possano sostituire la batteria quando si verifica un problema o la sua vita utile termina, in questo modo è possibile prolungare la vita utile di questi dispositivi, evitando la generazione di ancora più rifiuti elettronici dallo smaltimento.

Inoltre, il rapporto afferma che “le batterie per l’elettronica di consumo devono essere disponibili come parti di ricambio per un minimo di 10 anni dopo che l’ultimo modello sarà disponibile sul mercato“, il che consentirà di allungare la vita dei dispositivi molto più a lungo.

Non è la prima volta che l’Unione Europea prende posizione su questo tema. Nel 2020 è stato redatto dal Parlamento un disegno di legge per costringere i produttori ad adottare batterie rimovibili, ma all’epoca la proposta di legge non è andato avanti.

Tuttavia, l’attuale misura deve ancora essere negoziata con il Consiglio Europeo, che riunisce i leader di 27 Stati membri dell’UE. Le comunicazioni tra gli organi dovrebbero iniziare il 17 marzo, durante il Consiglio Ambiente. Se tutto va bene, il provvedimento dovrebbe essere approvato nel 2022 ed entrare in vigore all’inizio del 2024. Da quella data i produttori avranno dai 12 ai 24 mesi per adeguarsi e conformarsi alla nuova normativa che richiederà l’uso di batterie rimovibili in elettronica.

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