Mentre la guerra della Russia contro l’Ucraina continua, appare chiaro che le sanzioni emanate contro la Russia avranno conseguenze di vasta portata, comprese quelle volte a limitare l’accesso della Russia alla tecnologia. Il presidente russo sembra intenzionato a dimostrare che il suo Paese può mitigare gli effetti delle sanzioni in diversi modi, anche a costo di modificare le leggi locali, uno dei quali è l’atteggiamento nei confronti del software piratato.

Semaforo verde sulla pirateria del software

Solo alcune delle misure prese in considerazione dal Cremlino sono elencate in un documento redatto dal Ministero dello sviluppo economico russo, intitolato “Piano d’azione prioritario per garantire lo sviluppo economico della Russia sotto la pressione delle sanzioni esterne”. Se il governo russo adotterà le misure contenute nel documento, ciò avrà un impatto significativo sui titolari di diritti d’autore, brevetti e marchi che violano gli interessi russi.

Le voci elencate al punto 6.7.3 del documento affrontano il tema della revoca o del rifiuto al rilascio di licenze software da parte di società estere. Il software senza licenza è illegale secondo l’attuale legge russa, ma se le nuove misure vengono implementate, la pirateria del software rimarrà impunita in Russia in determinate circostanze.

“Rimozione della responsabilità nella Federazione Russa per l’uso di software senza licenza di proprietà dei detentori del copyright in paesi che supportano sanzioni contro la Russia, ha scritto il Ministero dello Sviluppo Economico russo nel documento.”

La proposta copre la responsabilità civile e penale derivante dall’uso di software piratato (codice sui reati amministrativi e codice penale della Federazione Russa) e afferma inoltre che, pur essendo sanzionato, il governo consente il software pirata senza alternative di fabbricazione russa.

Non è chiaro come verranno gestiti i servizi a cui si accede tramite cloud, ma l’obiettivo generale è facilitare la transizione della Russia dall’affidarsi ai prodotti di società straniere a soluzioni sviluppate a livello nazionale. Data la portata di questo lavoro, è probabile che la pirateria informatica diventi una norma in Russia negli anni a venire.

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Carolina Napolano
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