Apple alza il livello di gioco con 8 GB di RAM e introduce una nuova memoria DRAM avanzata nei suoi ultimi iPhone 15 Pro. Ma quali sono i vantaggi reali e come Micron ha ottimizzato questa tecnologia?

L’attesa è finita: Apple ha finalmente svelato i suoi nuovi dispositivi di punta, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, e una delle notizie più clamorose riguarda l’hardware interno. Questi dispositivi sono i primi dell’azienda a vantare 8 GB di RAM, un notevole salto rispetto alle versioni standard che sono equipaggiate con 6 GB di RAM. Ma il diavolo, come si suol dire, è nei dettagli.

Non solo Apple ha incrementato la RAM, ma ha anche introdotto una novità significativa in termini di tecnologia di memoria. La mela morsicata ha acquisito da Micron i primi chip DRAM LPDDR5 “D1β” (D1b) al mondo. La domanda sorge spontanea: quali vantaggi porta questa nuova memoria?

Secondo le ultime rivelazioni di TechInsights, il nuovo chip DRAM D1β LPDDR5 da 16 Gb di Micron, con nome in codice Y52P, non è solo una versione migliorata del precedente standard LPDDR5. Ciò che lo rende speciale è la sua dimensione fisica ridotta e una densità maggiore rispetto ai precedenti die LPDDR5 e LPDDR5X D1α da 16 Gb.

Nelle parole di TechInsights: “L’iPhone 15 Pro, identificato come modello A3101, ospita il rivoluzionario chip DRAM D1β LPDDR5 16 Gb di Micron, con il nome in codice Y52P die. Ciò che lo rende unico è non solo la sua avanzata tecnologia, ma anche le sue dimensioni ridotte e una notevole densità superiore rispetto ai suoi predecessori”.

Un altro aspetto degno di nota riguarda la produzione di questi chip. Micron ha evitato l’uso di una tecnica chiamata litografia ultravioletta estrema (EUVL), un metodo spesso utilizzato da altri produttori come Samsung e SK hynix. Questa tecnica è utilizzata per ridurre la dimensione dei nodi delle DRAM a meno di 15 nm. Evitando l’EUVL, Micron ha eliminato potenziali ritardi nella produzione e problemi di rendimento, ottimizzando così la produzione per soddisfare la forte domanda dei nuovi iPhone.

L’assenza dell’EUVL nella produzione non ha impedito a Micron di consegnare una tecnologia eccezionale. Il chip DRAM D1β LPDDR5 è in grado di fornire un’ampiezza di banda di 51,2 GB/s, nonostante le sue dimensioni ridotte.

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