Un hacker svizzero di 23 anni ha scoperto un server non protetto che conteneva le identità di centinaia di migliaia di persone inserite in una vecchia versione della no-fly list e del database di controllo dei terroristi del governo statunitense.
L’hacker svizzero noto come “maia arson crimew” ha condiviso la scoperta della lista nera 2019 della Transportation Security Administration di persone vietate, a cui viene impedito di entrare o uscire dagli Stati Uniti.
L’hacker ha inoltre condiviso una serie di dati appartenenti a CommuteAir, provenienti da un server cloud di Amazon Web Services non protetto utilizzato dalla compagnia aerea. In totale, la lista nera conterrebbe circa 1,5 milioni di voci, tra cui i nomi e le date di nascita di varie persone a cui il governo ha vietato di volare.
Trapelata la lista nera delle compagnie aeree
Molti degli individui presenti nella lista nera sono stati identificati utilizzando degli pseudonimi, quindi il numero di individui unici presenti nella lista è ben al di sotto di 1,5 milioni. Tuttavia, l’elenco è così ampio che probabilmente comprende centinaia di migliaia di individui con legami stretti o lontani con organizzazioni terroristiche.
Tra i più noti ci sono il noto trafficante d’armi russo Viktor Bout e 16 possibili alias. Oltre alla lista di divieto di volo, il file conteneva anche informazioni private su quasi 1.000 dipendenti della compagnia aerea. Queste informazioni includono i numeri di passaporto, gli indirizzi e i numeri di telefono.
Un rappresentante delle comunicazioni di CommuteAir ha dichiarato al Daily Dot che la compagnia aerea ha informato la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency e sta portando avanti una “indagine completa” sul server.
Con ogni violazione e fuga di dati, la criminalità dimostra che le nostre informazioni personali sono raramente così sicure come pensiamo. Recentemente, PayPal è stato oggetto di una massiccia fuga di dati e un altro hacker ha pubblicato online le informazioni personali di 235 milioni di utenti.
