Google è stata criticata per non aver rilasciato Bard, la sua IA generativa simile a GPT-3 e GPT-4 di OpenAI, ma i test sono in corso. Ora Google sta dando ad alcuni dei suoi super fan dei Pixel l’accesso a Bard.

Mentre la corsa ai modelli linguistici computazionali si fa sempre più spietata, le aziende tecnologiche si stanno preparando a svelare i propri contendenti nell’arena. Recentemente Google ha annunciato il suo ultimo chatbot di intelligenza artificiale conversazionale, Bard, nel tentativo di competere con i suoi rivali, come Microsoft, ChatGPT e Bing. Sebbene il lancio di Bard non sia ancora avvenuto, a differenza del nuovo Bing Chat appena lanciato con ChatGPT e del chatbot OpenAI in continuo miglioramento, Google sta facendo progressi. Come riportato da 9to5Google, è stata inviata un’e-mail ai superfan di Google Pixel, invitandoli a utilizzare Bard prima del suo rilascio ufficiale al pubblico.

Secondo l’e-mail, Bard è un primo esperimento di Google che consente agli utenti di collaborare con l’intelligenza artificiale generativa. Ai membri della comunità dei Pixel Superfans è stato offerto l’accesso anticipato a Bard, dando loro un vantaggio e l’opportunità di offrire il proprio feedback prima che sia disponibile per il resto del pubblico. Google riconosce che, sebbene i modelli linguistici di grandi dimensioni come Bard non siano sempre accurati, i contributi di una gamma diversificata di esperti e utenti contribuiranno a migliorare il chatbot, poiché l’apprendimento automatico aiuterà a migliorare i set di dati per tali modelli.

Per chiarire, il programma Pixel Superfans è una comunità gestita da Google che comprende utenti Pixel appassionati che vogliono condividere il loro amore per tutto ciò che è Pixel con persone che la pensano allo stesso modo. Google invita i potenziali Pixel Superfans a unirsi alla comunità, che offre loro un accesso esclusivo a eventi speciali, vantaggi, un gruppo di discussione privato e l’opportunità di far parte di una comunità di appassionati di Pixel. Tuttavia, per aderire è necessario ricevere un invito da Google, avere almeno 18 anni, vivere negli Stati Uniti e, preferibilmente, possedere un dispositivo Pixel.

Secondo quanto riferito, Google ha testato Bard con i suoi dipendenti per identificare e correggere eventuali errori prodotti dal chatbot IA. Concedendo un accesso simile ai superfan dei Pixel, questi ultimi potranno “addestrare” ulteriormente Bard per migliorare la sua capacità di rispondere correttamente alle domande. Vale la pena notare che Bing ha beneficiato in modo significativo dell’integrazione di ChatGPT con il suo motore di ricerca mobile e desktop, raggiungendo all’inizio di questo mese oltre 100 milioni di utenti attivi giornalieri. È possibile che Google lo percepisca come una potenziale minaccia, il che potrebbe spiegare perché sta accelerando il rilascio di Bard.

Articolo precedenteBiostampante 3D sviluppata per riparare danni ai tessuti dall’interno
Articolo successivoQuale corso prenderanno le app nei prossimi anni?