Google trae la maggior parte dei suoi ricavi pubblicitari da una fonte sorprendentemente familiare: l’iPhone. In un’epoca digitale caratterizzata da costanti interazioni e ricerca di informazioni, i documenti resi pubblici in una causa antitrust evidenziano come la tecnologia Apple influenzi notevolmente le entrate di Google.

Google si trova sotto i riflettori per una scoperta che lega il suo successo pubblicitario a una delle icone tecnologiche più riconoscibili al mondo: iPhone. Documenti legali recentemente esposti in una battaglia legale antitrust hanno rivelato che le query legate al dispositivo Apple sono le più redditizie per il motore di ricerca. Un dato notevole emerge: queste ricerche, definite “commercial queries”, rappresentano il 20% del totale delle ricerche processate da Google, una percentuale significativa che evidenzia l’influenza diretta del comportamento degli utenti sui ricavi pubblicitari dell’azienda di Sundar Pichai.

Con la divulgazione di documenti da parte del giudice Amit Mehta, datati settembre 2018, si è potuto delineare una gerarchia delle ricerche basata su “entrate fatturabili” che mostra l’impatto diretto delle ricerche correlate agli iPhone sulle casse di Google. Le keyword legate ai modelli iPhone 8 e iPhone 8 Plus hanno guadagnato le prime posizioni nell’elenco, segnando una tendenza chiara nel panorama digitale.

Ecco l’elenco delle 20 query principali in termini di entrate:

  1. iphone 8
  2. iphone 8 plus
  3. auto insurance
  4. car insurance
  5. cheap flights
  6. car insurance quotes
  7. direct tv
  8. online colleges
  9. at&t
  10. hulu
  11. iphone
  12. uber
  13. spectrum
  14. comcast
  15. xfinity
  16. insurance quotes
  17. free credit report
  18. cheap car insurance
  19. aarp
  20. lifelock

Questi dati non sorprendono, considerando che l’iPhone 8 e il suo compagno di fascia alta erano stati lanciati solo l’anno precedente, nel 2017. L’interesse ancora vivo da parte di rivenditori, operatori di telefonia e produttori di accessori, desiderosi di posizionarsi in cima ai risultati di ricerca, ha contribuito a mantenere queste query in vetta alla lista delle più redditizie.

The Verge, nel suo approfondimento, mette in evidenza il fulcro del modello di business di Google: la capacità di equilibrare la popolarità delle query con la competitività e il valore economico del settore correlato. Il “costo per clic” (CPC), o il prezzo che gli inserzionisti pagano quando i loro annunci vengono cliccati, si eleva in presenza di ricerche specifiche, ma è il termine “iphone”, con la sua ampiezza e frequenza di ricerca, a garantire una fonte di entrate più costante nel tempo.

Benché questa lista catturi solo un istante specifico, la sua importanza risiede nella novità di tali rivelazioni e nella loro portata pubblica. Inoltre, questi dati confermano una verità ormai consolidata: il successo finanziario di Google è fortemente correlato all’attrattiva persistente dell’iPhone, che continua a dominare le preferenze dei consumatori e, di riflesso, le strategie pubblicitarie del motore di ricerca più usato al mondo.

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