Google eliminerà gli account inattivi dopo due anni: ecco cosa cambia per gli utenti personali e aziendali. A partire dal dicembre 2023, i dati memorizzati in Workspace, YouTube e Google Foto potrebbero essere cancellati se l’utente non accede o non utilizza i servizi in due anni. 

Martedì 16 maggio Google ha annunciato un aggiornamento della politica aziendale sugli account inattivi che comunica l’eliminazione dopo due anni di inattività. In questo modo, se l’utente non effettua l’accesso o non utilizza i servizi in questo periodo, tutti i dati memorizzati in Workspace (Gmail, Docs, Drive, Meet, Agenda), YouTube e Google Foto possono essere eliminati.

Questa misura riguarda solo gli account personali, mentre per i profili aziendali, come le aziende e le scuole, i file non verranno cancellati nemmeno dopo 2 anni di inattività. “Questo aggiornamento allinea la nostra politica agli standard del settore per quanto riguarda la conservazione e l’eliminazione degli account e limita anche il tempo in cui Google conserva le informazioni personali inutilizzate”.

Gli utenti avranno a disposizione un lungo periodo di tempo per accedere ai propri account e evitare la cancellazione, poiché questo aggiornamento della politica non entrerà in vigore da oggi. Le prime cancellazioni riguarderanno soltanto gli account creati e mai utilizzati a partire dal dicembre del 2023.

Secondo quanto affermato da Google, il proprietario dell’account riceverà numerosi avvisi e notifiche nei mesi precedenti all’eliminazione, sia tramite l’indirizzo email dell’account, sia tramite l’email di recupero, se precedentemente fornita. Tuttavia, l’eliminazione non riguarderà gli account iscritti al programma One, in quanto l’adesione ad esso rappresenta una forma di attività.

Come posso mantenere attivo il mio account?

  • Leggendo o inviando un’e-mail.
  • Utilizzando Google Drive.
  • Guardando un video di YouTube.
  • Scaricando un’applicazione dal Google Play Store.
  • Utilizzando la ricerca Google.
  • Utilizzo di Google Sign In per accedere a un’applicazione o a un servizio di terze parti.
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