C’è una lunga strada da percorrere per Google, che ha avuto il compito di trovare un sostituto ai cookie di tracciamento che violano la privacy per trasmettere gli interessi dei navigatori agli acquirenti di pubblicità online, il processo è stato estenuante, con una battuta d’arresto dopo l’altra. Ma finalmente l’azienda è entrata nella fase di test della sua suite di strumenti Privacy Sandbox, che include il suo nuovo sostituto per i cookie. Ora gli utenti di Chrome sui canali Canary e Dev stanno assistendo al rilascio di una nuova API e hanno a disposizione una serie di nuove impostazioni da attivare.

Google prosegue nella sua idea di sostituire l’uso dei cookie in Chrome e sta effettuando ulteriori test su Privacy Sandbox. In questo senso, l’azienda ha creato una nuova API nelle versioni Dev e Canary del browser, oltre ad aver introdotto nuove opzioni di impostazione per l’app su Android. La novità può essere riassunta attraverso gli API Topics. Si tratta di una funzione che utilizza l’intelligenza artificiale per creare categorie all’interno del browser che servono a filtrare gli annunci. Inoltre, questi argomenti vengono creati in base alla cronologia recente dell’utente.

In pratica, sono tre le nuove funzionalità per la privacy che sono state implementate in Chrome. Una di queste è rappresentata dagli argomenti degli annunci, che hanno l’idea di dare la possibilità di gestire gli argomenti che vengono creati nelle visite effettuate ai siti. Addirittura, ogni persona può scegliere cosa l’API deve analizzare o meno. L’altra opzione è Ad Measurement, che dà la possibilità a ogni individuo di definire se la nuova API può riportare altri dati diagnostici raccolti dai servizi pubblicitari. Infine, la terza opzione consiste negli annunci suggeriti dai portali.

In questo caso, l’utente può abilitare o meno la possibilità che i siti abbiano accesso agli argomenti generati dall’API. Allo stesso modo, è possibile selezionare alcuni indirizzi individuali e bloccarli in modo che non possano più accedere a questi risultati. Queste iniziative possono essere utili per ridurre il numero di persone che accettano i cookie senza sapere cosa siano.

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