All’ombra di Windows 12 e il consolidato Windows 11, Microsoft sorprende ancora: un imminente aggiornamento porterà l’assistente AI Copilot a bordo di Windows 10, raggiungendo potenzialmente un miliardo di utenti.

Nell’arena dei sistemi operativi, la corsa all’innovazione non conosce soste. Microsoft, in particolare, si trova a gestire una sorprendente dinamica: Windows 10 si conferma come il sistema operativo più utilizzato, superando persino il più recente Windows 11 che, a due anni dal lancio, non è ancora riuscito a detronizzare il suo predecessore. A dispetto delle aspettative per l’imminente Windows 12, l’attenzione si rivolge sorprendentemente a un colosso tecnologico che ha già lasciato un’impronta indelebile.

In un periodo dominata dall’intelligenza artificiale, Microsoft pianifica una mossa audace: portare l’assistente AI Copilot su Windows 10. Zac Bowden di WP Central ha illuminato il panorama con informazioni provenienti da fonti interne, delineando una strategia che potrebbe cambiare radicalmente l’esperienza utente per oltre un miliardo di persone. Nonostante Windows 11 goda già della presenza di Copilot, con l’aggiornamento 23H2, i confini europei ne rimangono ancora esclusi.

Il posizionamento di Copilot come servizio premium sottolinea l’ambizione di Microsoft: offrire un assistente che, nonostante il suo costo, promette un supporto AI di qualità superiore durante attività come la redazione di documenti e lo sviluppo di codice. Copilot è progettato per essere un alleato nel workflow quotidiano, facilitando e accelerando operazioni complesse attraverso la generazione di idee e l’organizzazione di informazioni.

L’obiettivo di integrare Copilot in Windows 10 si rivela una mossa strategica per Microsoft. Con una base utenti così ampia, l’azienda non solo cerca di spingere l’adozione del suo servizio in abbonamento, ma anche di rafforzare l’ecosistema Windows, attirando sviluppatori e incrementando il valore dell’offerta AI.

Il potenziale prolungamento del supporto per Windows 10 oltre il previsto termine di ottobre 2025 segnala l’importanza che Microsoft attribuisce a questa piattaforma. La decisione, audace quanto inaspettata, si colloca in un contesto di continui aggiornamenti e migliorie che mirano a mantenere vivo e competitivo un sistema operativo già ben radicato.

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Carolina Napolano
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