Il conto corrente non è altro uno strumento necessario per gestire il proprio denaro in tutta comodità e sicurezza, con il quale è possibile organizzare e monitorare in tempo reale qualsiasi entrata e uscita, effettuare alcune operazioni indispensabili e molto altro.

Il conto corrente è possibile aprirlo online accedendo ad alcune offerte proposta dalla banca, oppure recandosi in filiale, parlando faccia a faccia con il dirigente.

È uno dei prodotti bancari più diffusi, dov’è possibile semplificare la gestione del proprio denaro come ad esempio:

  • creare un salvadanaio in modo da risparmiare sul futuro;
  • eseguire alcune operazioni principali (pagare bollettini, ricaricare il credito telefonico, etc.);
  • utilizzare servizi offerti dalle banche;
  • effettuare pagamenti di operazioni di addebito;
  • inviare e ricevere bonifici;
  • ricaricare una carta prepagata;
  • accreditare lo stipendio e pensione.

Inoltre, è possibile inviare e ricevere denaro utilizzando le coordinate bancarie dell’IBAN del nostro conto corrente in maniera semplice, affidabile e sicura.

IBAN a cosa serve

L’acronimo IBAN sta per International Bank Account Number. È un codice composto da 27 caratteri in maiuscolo senza caratteri speciali e con le due lettere iniziali che identificano la nazione, nel nostro Paese IT (es. ITXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX).

A seguire troviamo i due numeri di controllo (CIN europeo) e subito dopo il codice BBAN italiano (Basic Bank Account Number).

Struttura dell’IBAN

Ricapitolando, il codice IBAN italiano è composto da 27 caratteri alfanumerici:

  • 2 caratteri che identificano la nazione (IT = Italia);
  • 2 caratteri di controllo o CIN Europeo, acronimo di Control Internal Number;
  • 1 carattere con lettera maiuscola, corrispondente al codice CIN nazionale;
  • 5 caratteri che corrisponde all’ABI, l’identificativo dell’istituto bancario (01234);
  • 5 caratteri corrispondenti al CAB, ovvero si riferisce all’agenzia del conto (01234);
  • 12 caratteri corrispondenti al numero di conto corrente (012345678901).

Cosa vuol dire BBAN

Il BBAN sta per Basic Bank Account Number, è l’ultima parte dell’IBAN quando si va ad utilizzarlo per trasferimenti di fondi internazionali. Ogni paese ha il suo BBAN, ha una sua lunghezza ed è diverso a seconda dei propri standard.

È formato da 23 caratteri che permettono di identificarlo univocamente, include il codice CIN, il codice ABI, il codice CAB ed infine il numero di conto corrente.

Codice CIN

Il Codice CIN sta per Control Internal Number, è composto da una sola lettera ed ha funzione di controllo in quanto è creato in base ad una serie di calcoli.

Codice ABI

Il codice ABI sta per Associazione Bancaria Italiana, viene dopo il CIN ed è formato da 5 numeri che rappresentano la banca in cui è destinato il conto.

Codice CAB

Il codice CAB sta per Codice di Avviamento Bancario, è composto da ben 5 cifre che identifica la filiale o l’istituto di credito del nostro conto.

Codice BIC (o SWIFT)

Il BIC sta per Bank Identifier Code, è un codice SWIFT – Worldwide Interbank Financial Telecommunication – che viene utilizzato per i pagamenti internazionali che va a identificare la banca del beneficiario secondo gli standard. È formato da 8 o da 11 caratteri alfanumerici e viene utilizzato insieme al codice IBAN per inviare denaro attraverso bonifico internazionale.

Per inviare o ricevere una somma di denaro tramite bonifico, bisogna:

  • per effettuare un bonifico bisogna conoscere il codice IBAN del beneficiario del pagamento;
  • se si deve ricevere o inviare una somma di denaro attraverso un bonifico, bisogna avvisare il proprio IBAN alla persona che invierà il pagamento.

Tipologie di conti

Esistono quattro tipologie di conti:

  • conto ordinario è un conto dove le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate
  • conto a pacchetto hanno un costo specifico e includono una serie di servizi proposti dalla banca;
  • conto di base funzioni limitate per i clienti che non hanno particolari necessità;
  • conti in convenzione i beneficiari dispongono di condizioni economiche agevolate per via di alcune categorie stipulate dall’istituto di credito.

L’estratto conto

La banca genera alcuni documenti che riassumono le transazioni effettuate in quel determinato periodo:

  • data;
  • data valuta (da cui parte il calcolo degli interessi);
  • descrizione;
  • ammontare con segno positivo per le entrate e negativo per le uscite.

Costi conto corrente

costi per l’apertura del conto corrente si differenziano a seconda della tipologia di conto scelto e della banca. Infatti, la maggior parte dei conti correnti online includono l’azzeramento di alcune voci, oppure un conto completamente gratuito per un determinato periodo di tempo o dopo aver raggiunto un’età compresa tra i 30 anni. La maggior parte dei conti correnti, richiedono anche un canone mensile.

Servizi per la gestione del conto corrente

Una volta aperto un conto corrente, troviamo diversi servizi come:

  • accreditare lo stipendio o la pensione;
  • utilizzo di assegni – bancomat e/o carta di credito;
  • effettuare e ricevere bonifici, anche istantanei;
  • affidamento bancario;
  • domiciliare le utenze;
  • ricevere l’estratto conto delle operazioni;
  • ottenere il calcolo ISEE;
  • servizi di Internet Banking e Phone Banking;
  • prelievo – versamento bancomat;
  • prelievo – versamento in filiale;
  • operazioni di trading – investimento

Ecco tutto ciò che bisogna sapere prima di aprire un conto corrente.

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Enrico Maiorino
Appassionato di tecnologia da quando avevo 13 anni, sono appassionato anche di fotografia, finanza e criptovaluta. Naturalmente non manca anche il buon cibo!