Bark Phone è uno smartphone Samsung Galaxy A13 personalizzato con il software Bark per un monitoraggio completo dei bambini. Scopri di più nell’articolo.

Il tema degli smartphone e della sicurezza online per adolescenti e bambini è piuttosto scottante. Trovare il giusto equilibrio fra la naturale necessità dei nativi digitali di essere connessi, la loro sicurezza, online e offline, i potenziali rischi e la consapevolezza degli stessi, il controllo da parte dei genitori e il desiderio dei figli di svincolarsi da mamma e papà, non è per niente semplice. Nella giungla di app e dispositivi, il Bark Phone sembra un’opzione interessante.

Il Bark Phone è sostanzialmente un Samsung Galaxy A13 personalizzato con il software Bark, azienda che offre, fra l’altro, le app di controllo parentale Bark Premium e Bark Jr. Bark sostiene di dare ai genitori un accesso “senza precedenti” alle attività online dei figli, consentendo loro di vedere esattamente con chi parlano, cosa dicono e di ricevere avvisi quando si presenta un pericolo, oltre a permettergli di tracciare la posizione, monitorare il tempo trascorso sullo schermo e tutta una serie di attività votate a tenere i bambini al sicuro e i genitori tranquilli.

Uno degli aspetti sicuramente interessanti è che Bark Phone a livello di design non sembra destinato ai bambini. È uno smartphone Android Samsung Galaxy A13 di colore nero fornito con una custodia nera opaca preinstallata; nel menu delle impostazioni lo smartphone si identifica semplicemente come A13.

Si tratta di un dispositivo dotato di un processore Exynos 850, 3 GB di RAM e 32 GB di memoria espandibile tramite scheda microSD, display da 6,6 pollici con risoluzione di 2.408 x 1.080 pixel e una densità di 400ppi. Si ricarica tramite una classica porta USB-C, ha una batteria da 5000 mAh e comprende un praticissimo jack per cuffie da 3,5 mm.

Inoltre sembra pensato per resistere all’uso consueto dei più giovani, con un vetro Corning Gorilla Glass 5 e la sua custodia.

Non viene dimenticata la passione per foto e selfie. Bark Phone ha infatti una fotocamera per selfie da 8MP e una fotocamera principale da 50MP affiancata da un sensore ultra-wide da 5MP, uno macro da 2MP e uno di profondità da 2MP, una buona dotazione per uno smartphone per bambini.

Bark Phone funziona su Bark Wireless (che probabilmente si appoggia alla rete di AT&T). I piani di servizio partono da 49 dollari al mese. Come avrete probabilmente intuito a questo punto, Bark Phone non è disponibile in Italia. Perchè ve ne parliamo? Perchè ci sembra molto interessante e vi spieghiamo perchè.

Bark Phone permette un monitoraggio completo delle attività del bambino mediante uno smartphone tradizionale dotato del servizio Bark. Penserete che basta scaricare un’app sullo smartphone Android o iOS per farlo. Sì è vero, ed è quello che facciamo solitamente, scegliendo fra le numerose opzioni fortunatamente disponibili. Ma i nostri ragazzi vanno sempre più avanti, diventano più furbi e cercano nuovi modi per svincolarsi dal nostro controllo.

Bark Phone aggiunge controlli parentali a prova di manomissione. I bambini non possono cancellare i messaggi di testo, modificare i controlli parentali o installare una VPN. I genitori possono impostare limiti di tempo per le app, approvare i download delle app, gestire le chiamate e i contatti, bloccare il telefono da remoto, ricevere avvisi di pericolo nel caso venga ricevuto un messaggio pericoloso o minaccioso tramite chat o SMS (i messaggi vengono analizzati), impostare allarmi da remoto, attivare o disattivare la fotocamera, rimuovere il menu delle impostazioni.

Inoltre permette la localizzazione e offre la possibilità di salvare i luoghi che il bambino visita spesso, come casa, scuola o casa di un amico per avvisi più personalizzati.

Sembra tutto ciò che un genitore possa desiderare per monitorare i propri figli dotandoli comunque di un dispositivo con un hardware rispettabile e che non li faccia sentire a disagio rispetto ai loro compagni. Per i più “vivaci”, non c’è la possibilità di negare l’accesso ai genitori, disinstallare l’app per il monitoraggio o falsificare la posizione (c’è un’app per tutto!).

Un prodotto che ci piacerebbe vedere (e testare) anche dalle nostre parti.

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Carolina Napolano
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