Nuove informazioni dalla US Customs and Border Protection (CBP) suggeriscono che Apple potrebbe riattivare la funzione di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue negli Apple Watch Series 9 e Ultra 2 negli Stati Uniti.

A gennaio, Apple ha affrontato un ostacolo importante quando è stata costretta a rimuovere la funzione di rilevamento dell’ossigeno nel sangue dagli ultimi modelli di Apple Watch. Questo contrattempo è derivato dalla sconfitta in una disputa legale con l’azienda Masimo. A prescindere da quanto accaduto, sembra che ci sia ancora una possibilità per riabilitare questa caratteristica in futuro.

Un recente ordine pubblicato dall’agenzia statunitense Customs and Border Protection ha messo in luce che Masimo è riuscita a riattivare il monitoraggio dell’ossigeno nel sangue sugli Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 mediante il jailbreak di un iPhone accoppiato. La procedura ha coinvolto un iPhone X con iOS 15, utilizzando l’app di terze parti Legizmo Lighthouse, che consente di collegare un Apple Watch a un iPhone non supportato ufficialmente.

Tale notizia indica chiaramente che Apple ha disabilitato il rilevamento dell’ossigeno nel sangue tramite software nei modelli coinvolti. Ciò apre la possibilità che l’azienda possa ripristinare la funzione attraverso un aggiornamento software, nel caso vinca un eventuale appello legale contro Masimo.

L’articolo di IP Fray, citato da MacRumors, aggiunge un altro livello di complessità alla situazione, notando che i brevetti di Masimo in questione scadranno nell’agosto 2028. Ciò suggerisce che, indipendentemente dall’esito delle dispute legali, Apple potrebbe avere l’opzione di rilasciare un aggiornamento software per riattivare la funzione di rilevamento dell’ossigeno nel sangue dopo tale data.

Gli avvenimenti recenti mettono in luce le sfide legali e tecniche che le aziende tecnologiche possono incontrare nello sviluppo di dispositivi innovativi e dimostra anche la determinazione di Apple nel cercare vie alternative per mantenere o ripristinare le funzionalità dei suoi dispositivi.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.