Apple dovrà abituarsi all’idea di avere a che fare con i sindacati e di dover contrattare con i dipendenti. L’azienda non sta affrontando solo le iniziative di sindacalizzazione, ma, secondo il New York Times, circa 150 dipendenti degli Apple Store hanno scioperato per un’ora martedì scorso, dopo che le trattative per migliorare la retribuzione e le condizioni di lavoro si sono arenate. Mercoledì si sono rifiutati di fornire alcuni servizi che comprendevano la riparazione degli AirPods e la gestione delle consegne. 

I dipendenti in sciopero hanno mostrato sostegno ai sindacati e hanno chiesto una serie di miglioramenti, tra cui un reddito più elevato e orari con due giorni di riposo consecutivi. Nei colloqui con i sindacati, Apple aveva offerto al personale un salario minimo più alto di 27,64 dollari australiani, ma il sindacato Shop, Distributive and Allied Employees Association lo ha definito un “vero e proprio taglio salariale” che non tiene conto dell’inflazione. Il gruppo chiede un salario di 31 dollari australiani, più o meno equivalente a quello dei lavoratori americani. Secondo i lavoratori, inoltre, è difficile organizzare i fine settimana con l’attuale programmazione.

Come negli Stati Uniti, Apple starebbe usando tattiche antisindacali. L’Associazione sostiene che Apple abbia interferito con chi cercava di parlare con i dipendenti in vista delle trattative. Apple avrebbe anche cercato di affrettare il voto sull’accordo.

Apple ha negato di aver affrettato il voto e ha dichiarato che i lavoratori part-time possono specificare quattro o più giorni di disponibilità. Inoltre, ricevono gli orari con due settimane di anticipo.

Lo sciopero e il rifiuto delle mansioni sono stati in parte stimolati dalle azioni sindacali negli Stati Uniti dove i lavoratori di alcuni negozi Apple hanno cercato di unirsi a un sindacato con più o meno successo. I membri del team di un negozio di Towson, nel Maryland, sono riusciti a sindacalizzarsi, ma è emerso che Apple avrebbe trattenuto i benefit mentre si svolgevano le trattative con il sindacato

Al momento non si sa se i dipendenti americani sciopereranno come i dipendenti australiani, ma è evidente che la protesta sta diventando sempre più forte.

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Carolina Napolano
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