Apple ha effettuato un’importante epurazione nel suo App Store durante il terzo trimestre del 2022. Oltre mezzo milione di app sono scomparse. Se è una grossa perdita per l’azienda e per gli sviluppatori, è anche un male necessario.

In quest’anno 2022, Apple è una delle poche aziende a reggere il confronto. È molto semplice, la crisi colpisce così duramente che il brand Apple attualmente vale più di tutte le altre GAFAM messe insieme. Questo successo, Apple lo deve in parte alle ottime vendite dei nuovi iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max. Lo deve anche al successo dell’App Store.

Le statistiche aggregate di Statista e AppFind mostrano che il numero di applicazioni disponibili nello Store è diminuito drasticamente tra il secondo e il terzo trimestre del 2022. Con 1.642.000 titoli in mostra, l’Apple Store non ha mai contato così pochi programmi dal 2015. Ne mancano circa 541.000. Qual è il motivo di un tale calo dell’offerta software di Apple?

1.642.000 app è più dell’Amazon AppStore e delle sue 483.328 app, ma molto meno del Google Play Store, che raggiunge il picco di 3.553.050 titoli. Secondo gli esperti, l’azienda di Cupertino è pienamente responsabile del calo del numero di prodotti offerti nell’App Store. Ogni anno organizza un’importante “pulizia di primavera” che mira a mantenere un’offerta di qualità e priva di malware, criteri su cui Apple è orgogliosa di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Apple aveva avvertito gli sviluppatori nell’aprile 2022: tutti i giochi e le applicazioni che non sono stati aggiornati entro un mese dalla notifica verranno rimossi dall’App Store. L’azienda ha infatti dato esecuzione al proprio piano: dopo la valutazione, ha cancellato oltre 540.000 applicazioni ritenute obsolete o non conformi agli standard. Le principali vittime di questa grande pulizia sono gli sviluppatori indipendenti, che non possono sempre aggiornare i loro programmi su base regolare. Presto saranno in grado di offrirli attraverso un negozio alternativo. La legge DMA, recentemente firmata dalla Commissione e dal Parlamento Europeo, intende porre fine al monopolio dell’App Store sugli iPhone a partire dal 2023.

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