Secondo quanto riferito, Apple Pay Later è entrato in fase di beta testing tra i dipendenti dei negozi Apple, segno che il servizio “compra ora, paga dopo” è prossimo al rilascio pubblico.

Apple potrebbe finalmente rendere disponibile Pay Later con il rilascio di iOS 16.4, la prossima versione del sistema operativo prevista per marzo. Il servizio di shopping a rate della big tech è stato annunciato durante la WWDC 2022, ma finora non è apparso in nessuno degli ultimi aggiornamenti software.

Nuove informazioni rivelate da Bloomberg mercoledì 08 febbraio, invece, sostengono che i dipendenti dei negozi fisici Apple hanno iniziato a testare una “versione beta” di Pay Later, suggerendo che la funzione sarà finalmente introdotta per i consumatori che desiderano rateizzare gli acquisti utilizzando Apple Pay su iOS.

Il servizio sarà gestito da Apple Financing LLC, una nuova filiale del produttore specificamente dedicata a Pay Later. Questo nuovo metodo di pagamento consentirà agli utenti del portafoglio digitale dell’azienda di abbinare gli acquisti a un massimo di quattro pagamenti uguali distribuiti su un periodo massimo di sei settimane, previa approvazione del credito.

Apple sta collaborando con Goldman Sachs – il gruppo finanziario che ha contribuito anche alla creazione della Apple Card – per consentire agli utenti di accedere a pagamenti rateali senza interessi o commissioni aggiuntive negli Stati Uniti. Per il momento, l’azienda non ha confermato che il servizio sarà disponibile in altre Paesi.

Sebbene i pagamenti rateali siano comuni per gli italiani come in tutto il resto del mondo, questo metodo di pagamento è una novità per diversi Paesi e ha acquisito una maggiore popolarità durante la pandemia di Covid-19.

L’aspettativa è che, dopo più di otto mesi, la funzione venga finalmente rilasciata per gli utenti che desiderano dividere il pagamento degli acquisti online con l’aggiornamento a iOS 16.4. Come la maggior parte delle “innovazioni” di Apple, la nuova funzione non arriverà senza suscitare scalpore tra i consumatori e le autorità di regolamentazione del mercato.

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