Apple negli Stati Uniti dovrà affrontare una denuncia per violazione dei diritti sindacali. Vediamo nell’articolo di cosa si tratta e quali sono i dettagli noti.

Il National Labor Relations Board (NLRB) ha presentato una denuncia contro Apple in seguito alle accuse di aver violato diverse leggi nel tentativo di ostacolare gli organizzatori sindacali presso il negozio del World Trade Center di New York. Il sindacato Communications Workers of America (CWA) sostiene che Apple abbia sorvegliato e interrogato il personale, limitato l’accesso ai volantini pro-sindacali e fatto ascoltare ai dipendenti discorsi antisindacali.

L’NLRB ha ritenuto sufficientemente fondate due delle rivendicazioni e un giudice terrà un’udienza il prossimo 13 dicembre se non ci sarà un accordo prima.

Un portavoce ha affermato che il produttore di iPhone contesta le accuse del CWA e non vede l’ora di presentare i fatti. In passato, Apple ha sostenuto che la sindacalizzazione avrebbe ostacolato i miglioramenti del lavoro e impedito un impegno diretto tra l’azienda e i lavoratori dei negozi. Apple ha detto al personale che avrebbe aumentato la retribuzione, ma avrebbe anche aggiunto che la sindacalizzazione avrebbe potuto comportare meno promozioni e orari fissi.

La denuncia giunge in un momento in cui i team di diversi negozi statunitensi hanno presentato proposte di sindacalizzazione. Mentre i dipendenti di una sede di Atlanta hanno rinunciato ai loro sforzi, i lavoratori di Towson, nel Maryland, hanno votato per la sindacalizzazione questa primavera e i dipendenti di Oklahoma City voteranno la prossima settimana.

La pressione su Apple sta aumentando, anche se non è detto che questa vicenda e le varie proposte di sindacalizzazione portino a dei cambiamenti all’interno dell’azienda. Apple non è l’unica grande azienda ad avere dei “problemi” con le organizzazioni sindacali negli Stati Uniti. Ricordiamo infatti la vicenda da poco riportata di Activision Blizzard e lo sciopero scoppiato in un magazzino Amazon.

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Carolina Napolano
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