Patreon, piattaforma che aiuta i creatori a generare maggiori entrate dal loro lavoro, ha licenziato 80 dipendenti, pari a circa il 17% del suo organico totale, a causa del rallentamento dell’economia globale e dei cambiamenti avvenuti fra il periodo della pandemia e quello attuale.
L’azienda sta chiudendo l’ufficio di Berlino, che ospitava i dipendenti delle vendite e del marketing e l’ufficio di Dublino. Per i dipendenti di quest’ultimo Patreon offrirà a nove ingegneri la possibilità di trasferirsi negli Stati Uniti per centralizzare le risorse. Un ufficio a Porto, in Portogallo, rimarrà aperto per fornire supporto ai creatori e agli utenti in Europa.
I licenziamenti hanno interessato quattro team – Go-to-Market, Operations, Finance e People – ha scritto l’amministratore delegato Jack Conte in una lettera ai dipendenti. Patreon offrirà ai lavoratori colpiti almeno tre mesi di liquidazione e quelli negli Stati Uniti riceveranno la copertura sanitaria fino alla fine dell’anno. L’azienda offrirà anche risorse per aiutarli a trovare un nuovo lavoro.
Conte ha scritto che i licenziamenti fanno parte di una ristrutturazione che vedrà Patreon destinare maggiori risorse ai suoi reparti di prodotto, ingegneria e design. Tuttavia, l’azienda sta riducendo le assunzioni e le dimensioni delle sue operazioni.
“Sono più che mai convinto che il mondo abbia bisogno di un sistema economico migliore per i creativi, e Patreon continuerà a costruire questo sistema per i creatori nei prossimi decenni. Tuttavia, la pandemia ha introdotto una certa volatilità nel trend più ampio, a partire da una rapida accelerazione durante i blocchi del COVID. In risposta, abbiamo costruito un piano operativo per sostenere questa crescita smisurata, ma quando il mondo ha iniziato a riprendersi dalla pandemia e a sopportare un rallentamento economico più ampio, quel piano non è più la strada giusta per Patreon“.
Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di licenziamenti avvenuti di recente in importanti aziende tecnologiche fra cui Snap, Meta, Tesla, TikTok ed anche altre aziende hanno ridotto il loro organico o frenato le assunzioni negli ultimi mesi.