Twitter eliminerà e archivierà gli account inattivi, ha dichiarato Musk, ma sono state già sollevate alcune perplessità a riguardo. Vediamo i dettagli.

Elon Musk ha annunciato diverse novità per Twitter per migliorare l’uso del social e incontrare le esigenze degli utenti. Una delle novità punta alla privacy, argomento importantissimo per tutti gli utenti al momento. Musk ha infatti annunciato l’introduzione dei messaggi criptati, i cosiddetti Direct Messages (DM). Inoltre ha anticipato le nuove funzionalità di chiamata vocale e video di Twitter, destinate alle conversazioni private tra gli iscritti alla piattaforma. Fin qui, tutto bene, potremmo dire, anche se bisogna sempre vedere come andrà. Oltre a queste nuove funzionalità però Musk ha parlato anche della necessità di eliminare gli account inattivi. Questa potrebbe sembrare una buona idea e a tratti innocua, ma, come spesso accade, potrebbe esserci un MA importante e sono state già sollevate le prime perplessità.

“Probabilmente il numero di follower diminuirà”, ha avvertito l’imprenditore. L’azienda sta eliminando gli account che “non hanno avuto alcuna attività” per diversi anni. L’annuncio di Musk è stato vago, probabilmente arriveranno dei chiarimenti con regole più specifiche, come ad esempio quanto tempo sia effettivamente “diversi anni”.

Al momento il sito non ha ancora aggiornato la pagina della politica sugli account inattivi, dove si limita ad affermare che gli utenti devono effettuare il login ogni 30 giorni per mantenere attivo il proprio account. Musk ha scritto che “È importante liberare gli handle abbandonati”.

Un punto però è capire perchè gli account sono inattivi. Disinteresse o altra motivazione? Una delle osservazioni fatte è che eliminando gli account inattivi si cancellano anche i tweet degli utenti deceduti. A tal riguardo Musk ha risposto che i loro account saranno archiviati. A questo punto resta da capire cosa significhi questo esattamente e quale sarà la politica applicata in questi casi. Altra osservazione riguarda i vecchi tweet che potrebbero essere “preziosi” o contenere informazioni importanti e che, in questo modo, andrebbero irrimediabilmente perduti.

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Carolina Napolano
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