Mentre la tecnologia avanza senza sosta, Samsung Foundry mira a ridefinire i limiti della produzione di semiconduttori. Jeong Ki-tae, CTO dell’azienda, svela le ultime innovazioni in un settore chiave per l’industria tecnologica.

Quando pensiamo a Samsung, le prime immagini che ci vengono in mente sono spesso quelle dei suoi celebri smartphone o dei suoi televisori all’avanguardia. Tuttavia, dietro il brand più noto, si nasconde una complessa rete di divisioni specializzate che si spingono oltre la mera produzione di elettronica di consumo. Una di queste è Samsung Foundry, il cuore pulsante dell’innovazione nell’ambito dei chip.

L’azienda, con base in Corea del Sud, ha recentemente raggiunto un traguardo epocale, diventando la prima a livello globale a introdurre una tecnologia di fabbricazione di chip a 3 nm. Questo risultato, di per sé straordinario, è solo l’inizio di una serie di innovazioni che Samsung ha in serbo.

Durante il recente Semiconductor Expo 2023, svoltosi in patria, il CTO di Samsung Foundry, Jeong Ki-tae, ha svelato al pubblico e agli specialisti del settore le prossime mosse dell’azienda. In particolare, Ki-tae ha rivelato che Samsung sta pianificando l’introduzione di chip realizzati con tecnologie a 1,4 nm e 2 nm. Questi numeri, apparentemente tecnici e astratti, rappresentano un enorme salto qualitativo nella miniaturizzazione e nella potenza dei chip.

Inoltre, non si ferma qui: oltre a questi sviluppi rivoluzionari, l’azienda sta perfezionando una seconda generazione di processo di fabbricazione a 3 nm. Questa tecnologia, secondo quanto dichiarato, sarà impiegata nella produzione di chip di punta come l’Exynos 2500 e potenzialmente lo Snapdragon 8 Gen 4. Se le previsioni si rivelassero corrette, questi prodotti potrebbero vedere la luce già entro la fine del 2024.

Tuttavia, il cammino di Samsung Foundry non è esente da sfide. In un mercato altamente competitivo, molte aziende stanno tentando di raggiungere e superare i limiti della tecnologia attuale. TSMC è uno dei principali concorrenti che sta cercando di sviluppare tecnologie analoghe. Ma la posta in gioco è alta per Samsung, soprattutto alla luce del recente calo di profitto, con una diminuzione del 70% nell’ultimo trimestre.

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Carolina Napolano
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