Oggi voglio andare oltre la solita recensione con numeri e caratteristiche, infatti vi racconterò la mia esperienza con il nuovo Ninebot D28E, secondo della serie D insieme ai fratelli D18E, e D38E; se vi state chiedendo il perché di questi nomi per i vari modelli, la spiegazione è molto semplice, indicano i km che è possibile percorrere con il monopattino, quindi si può scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Estetica

Ninebot D28E è stato totalmente ridisegnato con un design accattivante, complice anche la nuova colorazione rossa che gli conferisce un’aria da monopattino da corsa, l’azienda ha curato molto bene ogni particolare di questo modello, personalmente mi piace moltissimo il telaio in vista e il contrasto dei colori, ottimo anche il display a colori.

Anche il sistema di sblocco è stato rivisto. Se prima bastava un piede per chiudere il monopattino, come su ES2, ora troviamo un meccanismo costituito da due leve, questo sistema impedisce che il monopattino possa chiudersi accidentalmente in corsa. Per piegare il monopattino dovremmo agire sulla prima leva tirandola verso l’alto, cosi facendo sbloccheremo la leva più grande che andrà tirata verso il basso facendole fare due scatti.

Una volta sbloccato il manubrio potremo piegarlo e agganciarlo sull’apposito perno posto sopra al parafango posteriore, tramite un gancio presente sul campanello che viene fornito in dotazione.

La pedana è in materiale gommoso antiscivolo con al centro il logo dell’azienda, finalmente ha una dimensione degna di nota, larga quanto basta per tenere i piedi uno accanto all’altro, e lunga il giusto per mantenere l’ottima manovrabilità che contraddistingue i monopattini Segway.

Al centro troviamo un ottimo display multifunzione a colori, e come per i precedenti modelli è presente un unico tasto che permette, oltre all’accensione e allo spegnimento, di passare tra le varie modalità (eco, standard e sport) e di accendere e spengere le luci. Bene la visibilità del display in ogni condizione di luce.

La leva dell’acceleratore è posta a destra, mentre la leva del freno è posta a sinistra insieme al campanello che ha la funzione oltre che di indicare la nostra presenza in strada nel caso servisse anche di tenere chiuso il monopattino qualora decidessimo di “ chiuderlo” e riporlo in macchina o in treno.

Applicazione

Anche per questo modello è possibile utilizzare l’ottima app di Segway molto semplice e intuitiva. Dopo aver abbinato il monopattino, all’interno dell’app troveremo molte informazioni come la carica della batteria e l’autonomia, i chilometri percorsi, potremo scegliere la rigenerazione della frenata oppure attivare una modalità chiamata pedonale, che ci permetterà di impostare  la velocità a 6 Km/h, unica cosa che purtroppo non si può impostare è il cruise control, molto utile soprattutto quando si devono fare molti km e su strade sempre dritte. Ho voluto sottolineare questa mancanza perché nel mio Segway ES2 c’è ed è secondo me una funzione che ormai dovrebbe essere presente su tutti i monopattini.

Esperienza d’uso

Utilizzandolo per un mese, tutti i giorni, posso dire che il D28E ha un comfort di viaggio notevole in alcuni casi sopra la media, questo è dovuto alle dimensioni maggiori della pedana e alle nuove ruote da 10 pollici ad aria ed anti-esplosione, ruote che sopperiscono molto bene alla mancanza di ammortizzatori, smorzando molto le vibrazioni che si posso sentire mentre attraversiamo un tratto di strada dove per esempio è presente il pavè, che notoriamente non è uno dei tratti stradali più confortevole.

Questo monopattino oltre ad essere molto affidabile, ed essere molto confortevole, ha la frenata mediante sistema eABS montato nella parte frontale, mentre nella parte posteriore troviamo un freno a tamburo, i due sistemi frenanti vengono comandati dall’unica leva presente nel manubrio.

Grazie a questo sistema, in caso di frenata brusca, eviteremo il blocco delle ruote e lo spazio di frenata resterà comunque entro pochi metri anche alla velocità massima.

La velocità massima che potremo raggiungere sarà di 25 Km/h, e potremo raggiungerla sia in modalità standard sia in modalità sport, e qui devo fare una critica: su Es2 ogni modalità aveva una velocità differente, in questo D28E invece non si percepisce alcuna differenza tra la modalità standard e quella sport, anche se sulla carta la modalità sport dovrebbe offrire un po’ di accelerazione in più a parità di velocità.

Per quanto riguarda l’autonomia dichiarata dalla casa madre, il modello che sto testando dovrebbe raggiungere i 28 km, ma, personalmente usando sempre la velocità standard, sempre su strada pianeggiante e con il mio modico peso di 93 kg, sono riuscito a raggiungere i 23/24 km di autonomia massima, che è un ottimo risultato.

Interessante, il sistema di gestione della carica della batteria, se dovessimo dimenticarci di ricarlo e quindi scendere sotto un certo valore di carica, il monopattino indipendentemente dalle impostazioni scelte automaticamente limiterà la veloctià massima per permetterci di fare più strada possibile prima di scaricarsi del tutto.

Conclusioni

Ninebot KickScooter D28E non è un monopattino pensato per la micro mobilità dato le sue dimensioni generose, ma è super consigliato a chi percorre un tragitto casa lavoro che non sia superiore ai 25 km, per evitare di rimanere a piedi in mezzo alla strada.

Il nuovo design, la colorazione rossa, e le dimensioni maggiori di pedana e ruote offrono un esperienza di guida davvero straordinaria, da tenere assolutamente in considerazione come scelta di mezzo green soprattutto adesso che la benzina non è proprio economica.

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Marco Baso
Fotografo, Instagrammer e Blogger