Il tentativo di Neuralink di ottenere l’approvazione della Food and Drug Administration statunitense (FDA) è stato respinto l’anno scorso, secondo un nuovo rapporto della Reuters.

Nonostante le ripetute e audaci affermazioni del suo talvolta amministratore delegato, Elon Musk, le prospettive che la startup Neuralink, specializzata in interfacce cervello-computer (BCI), porti un prodotto sul mercato rimangono lontane, secondo un nuovo rapporto della Reuters. A quanto pare, nel 2022 la FDA ha negato all’azienda l’autorizzazione a condurre esperimenti sull’uomo utilizzando gli stessi dispositivi che hanno ucciso ben 86 maiali.

“Le principali preoccupazioni dell’agenzia in materia di sicurezza riguardavano la batteria al litio del dispositivo, la possibilità che i minuscoli fili dell’impianto migrassero in altre aree del cervello e la questione se e come il dispositivo potesse essere rimosso senza danneggiare il tessuto cerebrale”, hanno dichiarato a Reuters dipendenti attuali ed ex di Neuralink.

Le preoccupazioni della FDA riguardo al sistema di batterie e alle sue nuove capacità di ricarica transdermica riguardano le possibilità di fallimento del dispositivo. Secondo Reuters, l’agenzia vuole essere rassicurata sul fatto che è “molto improbabile che la batteria si guasti” perché, in caso di rottura, la scarica di corrente elettrica o di energia termica potrebbe friggere il tessuto circostante.

La FDA è anche molto preoccupata per i potenziali problemi che potrebbero verificarsi nel caso in cui il dispositivo dovesse essere rimosso, per la sostituzione o l’aggiornamento, a causa delle dimensioni minuscole dei cavi elettrici che si estendono nella materia grigia del paziente. Questi cavi sono così piccoli e delicati che rischiano di rompersi durante la rimozione (o anche durante l’uso regolare) e di migrare in altre parti del cervello, dove potrebbero incastrarsi in qualcosa di importante.

Durante l’inaugurazione di Neuralink lo scorso novembre, Musk aveva affermato con sicurezza che l’azienda avrebbe ottenuto l’approvazione della FDA “entro sei mesi”, in pratica entro la primavera. Quella stima si sta rivelando accurata come le sue previsioni su quando il Cybertruck potrebbe finalmente entrare in produzione. “Non riesce a capire che non si tratta di un’automobile”, ha riferito un dipendente alla Reuters. “È il cervello di una persona. Non è un giocattolo”. Neuralink non ha risposto alle richieste di commento.

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