Proviamo a chiedere a cento fotografi o videomaker quali sono per loro le caratteristiche che deve avere il monitor “perfetto”: ci risponderanno in cento modi diversi! E in effetti, quando si tratta di scegliere un display per l’imaging (non solo fotografia, dunque, ma anche video e più in generale content creation) possiamo produrci in valutazioni oggettive che prescindono dai nostri gusti ma anche cercare di soddi­sfare esigenze più personali.

Ampi spazi

Ad esempio, per quanto riguarda le dimensioni del pan­nello è sempre consigliabile un model­lo da almeno 24-27 pollici di diagonale che ci permetta di visualizzare uno spa­zio di lavoro sufficientemente ampio e un buon livello di ingrandimento per i dettagli delle immagini. Il Prestige PS341 WU di MSI si spinge oltre, arrivando a ben 34 pollici (all’incir­ca 86 cm) nel formato – non comune – di 21:9. Il rapporto tra lato lungo e corto (aspect ratio, in gergo) sot­tolinea quanto il monitor sia “pano­ramico” e leggendo le specifiche sco­priamo la risoluzione monstre del pan­nello: 5.120×2.160 pixel (tre milioni in più di un più tradizionale monitor 4K).

Il vantaggio delle dimensioni XXL del PS341 WU? Godremo di tutto lo spa­zio che ci serve per applicazioni multitasking ma soprattutto potre­mo osservare le immagini nella loro interezza (per es. un video 4K UHD) e allo stesso tempo avere a porta­ta di clic tutti i nostri strumenti di lavoro senza dover passare in continuazione da una finestra all’altra: un van­taggio non da poco nel nostro workflow.

Cura dei colori

Da tenere in grande considerazione, poi, c’è la capacità di ripro­durre in maniera fedele la più ampia gamma di colori possibi­le. Il monitor di MSI copre il 100% dello spazio colore sRGB e il 98% del DCI-P3 (Digital Cinema Initiative Color Standard), ed è calibrato profes­sionalmente già in fabbrica, in modo tale che lo schermo sia già pronto per l’uso non appena lo toglieremo dalla scatola. Fotoritocco o color grading che sia, potre­mo contare su uno strumento che ci per­metterà di ottenere risultati sempre coe­renti e accurati. All’occorrenza, le modalità PIP (Picture-in-Picture) e PBP (Picture-by-Picture) offrono la possibilità di visualizzare i nostri contenuti cre­ativi da più fonti contemporaneamente.

Anche l’angolo di visuale rappresen­ta una caratteristica fondamentale per un monitor “fotografico”: se è troppo stretto, basta spostare di poco il proprio punto di osservazione per patire peri­colose alterazioni cromatiche e di lumi­nosità. Non è certo il caso del PS341: il suo pannello è basato infatti sul­la tecnologia Nano IPS che – grazie all’uso di nanoparticelle applicate al display per “filtrare” e ottimizzare la luce proveniente dalla retroilluminazio­ne LED – mantiene una resa ottima da ogni angolazione, sia in senso vertica­le sia orizzonta­le.

Infine, dovendo scegliere il tipo di finitura, sug­geriamo senza indugi la scelta di uno schermo opaco come questo che evita fastidiosi riflessi di sorgenti luminose e di oggetti, oltre a un’eccessiva enfatizza­zione di contrasto e vividezza dei colori.

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Dotazione

La dotazione di porte è completa: ci sono, tra le altre due HDMI 2.0b, una Display Porte una presa USB Type-C. Quest’ultima consente di pilotare il monitor tramite USB (se vogliamo arrivare alla risoluzione massima servirà un computer che supporti la tecnologia DisplayPort aver USB-C).

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