Innovazione e accessibilità: Microsoft Edge nella sua ultima versione Canary introduce un pulsante “traduci” per i video e una modalità Picture-in-Picture, segnando un passo avanti significativo nella navigazione online.

La versione Canary di Microsoft Edge sta introducendo novità che potrebbero rivoluzionare l’esperienza degli utenti del browser. Recentemente, alcuni utenti hanno notato la comparsa di un pulsante “traduci” quando passano il mouse su un video, segnalando l’imminente lancio di questa nuova funzione di traduzione.

L’integrazione di questa funzione potrebbe rappresentare un grande passo avanti in termini di accessibilità. La capacità di tradurre i video in diverse lingue potrebbe infatti colmare significative lacune linguistiche, permettendo agli utenti di fruire di contenuti in lingue diverse dalla propria. Questo concetto non è nuovo, con YouTube che già utilizza l’intelligenza artificiale per fornire una funzione simile in alcuni dei suoi video.

Dalle prime impressioni degli utenti, si evince che cliccando sul pulsante “traduci”, compare un menu a tendina con varie opzioni linguistiche, tra cui inglese, francese, spagnolo e russo. Sebbene la funzione di traduzione non sia ancora attiva, ciò offre un’anteprima delle lingue che saranno disponibili al momento del lancio ufficiale. Si prevede che ci vorranno ancora alcune settimane prima che la funzione diventi operativa, iniziando dalla versione Canary per poi essere estesa a tutti gli utenti nella versione stabile.

Accanto a questa innovativa funzione di traduzione, Microsoft Edge introduce anche la modalità Picture-in-Picture. Questa opzione permette di continuare a riprodurre i video in una piccola finestra angolare dello schermo mentre si naviga tra diverse applicazioni. Questa caratteristica garantisce una visione ininterrotta del video, indipendentemente dal passaggio tra le app.

Queste novità potrebbero porre le basi per un futuro in cui Microsoft Edge superi Google Chrome come browser di punta. Attualmente, gli utenti di Edge sono particolarmente attratti da Bing AI, che sfrutta l’intelligenza artificiale basata su GPT-4 per rispondere alle domande e da DALL-E per generare immagini. In parallelo, anche Spotify si sta muovendo nella stessa direzione, annunciando una funzione basata sull’intelligenza artificiale per tradurre i podcast in diverse lingue.

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Carolina Napolano
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