L’amministratore delegato di MediaTek, Rick Tsai, nota che con le tensioni in atto tra Stati Uniti, Cina e Taiwan, alcuni produttori di telefoni sperano di spostare la fonte dei loro importanti chip fuori da Taiwan. Quest’ultima ospita la più grande fonderia del mondo, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. Ltd. LTD. (TSMC). I progetti dei chip di MediaTek prendono vita nelle fabbriche di TSMC. Ma il dirigente teme che alcuni produttori di dispositivi non vogliano rischiare che i loro chip provengano da un potenziale hotspot come Taiwan.
Channel News Asia (CNA) cita le parole di Tsai: “I grandi produttori di apparecchiature richiederanno ai loro fornitori di chip di avere più fonti, come Taiwan e gli Stati Uniti, o la Germania o l’Europa. Penso che in questi casi dovremo trovare più fonti per lo stesso chip, se il business lo giustifica”. Il CEO di MediaTek afferma che questo sta già accadendo, ma non su così larga scala.
La maggior parte dei SoC all’avanguardia di MediaTek è prodotta da TSMC, mentre i chip più vecchi per smartphone sono prodotti da GlobalFoundries, che ha stabilimenti negli Stati Uniti e a Singapore. Ciò sembrerebbe offrire ai produttori una sorta di diversificazione da Taiwan. Tuttavia, nessuno produce chip all’avanguardia negli Stati Uniti o a Singapore e, a meno che non si ponga rimedio a questa situazione (si ipotizza che TSMC sposterà la produzione a 3 nm nel suo stabilimento statunitense una volta inaugurato nel 2024), ci sarà da preoccuparsi per un maggiore inasprimento dei contrasti tra Cina, Taiwan e Stati Uniti quando si parla dei chipset più avanzati.
MediaTek farà produrre alcuni dei suoi chip nello stabilimento di TSMC in Arizona, ma Tsai ammette che non è realistico aspettarsi che l’intera industria tecnologica abbandoni Taiwan. Recentemente, l’azienda ha annunciato il SoC Dimensity 9200, progettato per competere con il potente Snapdragon 8 Gen 2 (in uscita questa settimana) e con l’attuale Apple A16 Bionic, utilizzato per alimentare l’iPhone 14 Pro e l’iPhone 14 Pro Max.
