Nonostante i dubbi sulla sua originalità, il Kirin 9000s di Huawei segna un ritorno significativo nel mercato dei semiconduttori avanzati, ma con prestazioni che sollevano interrogativi

Huawei ha recentemente lanciato i suoi nuovi modelli Mate 60 e Mate 60 Pro, alimentati dal nuovo processore Kirin 9000s. Questo lancio segna il tentativo del gigante cinese di riaffermarsi nel mercato dei semiconduttori avanzati. Nonostante le aspettative, alcuni esperti rimangono scettici, ritenendo che questa piattaforma sia un chip “riciclato”, rimasto nelle scorte dell’azienda dal 2019.

Le prestazioni del Kirin 9000s sono state messe alla prova nei benchmark pubblicati da Nanoreview mercoledì 20 dicembre. Secondo i dati, la CPU ha mostrato guadagni modesti rispetto al suo predecessore, il Kirin 9000 lanciato nel 2020. In particolare, in test di single-core e multi-core con Geekbench 6, il Kirin 9000s ha registrato un incremento di velocità del 5% in single-core e del 17% in multi-core.

Tuttavia, le prestazioni della GPU sono state notevolmente inferiori alle aspettative in uno stress test. Nei test di 3DMark, Wild Life, che sottopongono la parte grafica del chipset a un’attività intensa per 1 minuto, la GPU del Kirin 9000s, chiamata “Maleoon 910”, ha ottenuto un punteggio inferiore del 16% rispetto all’Arm Mali-G78 del Kirin 9000.

Il Kirin 9000s è dotato di una CPU a 8 core, composta da quattro core TaiShan V120 – personalizzati sulla base delle tecnologie Arm – e quattro core Cortex-A510, con un clock massimo di 2,62 GHz. Oltre ai nuovi modelli di punta, questo processore dovrebbe essere utilizzato anche nei dispositivi mid-range della famiglia Huawei Nova 12.

Le indiscrezioni indicano che il Kirin 9000s sia stato prodotto con le attrezzature di ASML, un’importante azienda olandese nel settore dei semiconduttori. Si ritiene che Huawei abbia creato una nuova macchina utilizzando parti da prodotti a cui avevano accesso, facilitando così la produzione di un chip a 7 nanometri.

Recentemente, ASML ha rivelato che uno dei suoi ex ingegneri è stato assunto da un’azienda cinese, alimentando le speculazioni che Huawei potrebbe aver ottenuto informazioni preziose per avanzare nel mercato dei semiconduttori. Questo avviene in un contesto in cui Huawei ha subito notevoli perdite a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.