Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti hanno colpito duramente Huawei, come ben sappiamo, e questo avrebbe fatto perdere all’azienda circa 80 milioni di clienti, secondo quanto riferito da Lu Weibing, presidente di Xiaomi e general manager di Redmi, durante un incontro con gli investitori.
Secondo il dirigente, circa 50 milioni di questi consumatori persi da Huawei hanno scelto Xiaomi, dal momento che l’azienda offre prezzi competitivi e smartphone di buona qualità. Altri 20 milioni di utenti sono finiti per acquistare un iPhone e ampliare la quota di mercato di Apple in Cina, dove il brand ha già una buona fetta di mercato, cosa che è stata rivelata da diverse indagini di mercato.
Infine, il ritardo di Honor nel disconnettersi da Huawei ha finito per danneggiare il potere di trasferimento degli utenti, di conseguenza, solo 10 milioni di clienti sono finiti nell’ecosistema Honor.
Lu Weibing ha sottolineato che la caduta di Huawei ha lasciato un enorme vuoto, soprattutto nel mercato cinese degli smartphone. Pertanto, riempire lo spazio del concorrente era un compito che richiedeva molta strategia e capacità produttiva. Questo lascia trasparire sia l’intraprendenza di Xiaomi che ha saputo subito cogliere il momento ed attuare una strategia giusta sia l’importanza che ricopriva Huawei prima di trovarsi in difficoltà a causa dei ban che l’hanno fortemente limitata nell’offerta.
In ogni caso, Huawei vende ancora smartphone e punta i suoi chip sui dispositivi di fascia alta, che però sfortunatamente non hanno una connessione 5G e questo ha allontanato molti consumatori.
Con ciò, la società sarà in grado di riprendersi a pieno solo quando avrà accesso alla rete di quinta generazione e ai chip proprietari, cosa che secondo alcune voci potrebbe accadere presto mentre altre voci parlano di nuovi problemi all’orizzonte.
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