La domotica al giorno d’oggi è sempre più presente nelle nostre casa.

Homey Bridge è un hub che consente di far comunicare tra di loro senza intoppi dispositivi con protocolli di comunicazione differenti:

  • Wi-Fi: Homey Bridge si connette al cloud utilizzando la rete Wi-Fi di casa;
  • Bluetooth: Protocollo a basso consumo energetico per molti dispositivi domestici smart;
  • 433 MHz: Comunicazione unidirezionale spesso utilizzata nei dispositivi smart un po’ più vecchi;
  • Zigbee: Un popolare protocollo abilitato alla rete utilizzato principalmente per luci, telecomandi e prese;
  • Z-Wave: Una tecnologia abilitata alla rete utilizzata principalmente per sensori e spine smart;
  • Infrarossi: Controlla la TV, il sintonizzatore stereo e gli altoparlanti con questo protocollo classico.

Il design è elegante e minimale, anche piacevole da vedere e collocare in qualsiasi posto della casa, con un sottile anello LED nella parte inferiore e una finitura liscia e nera lucida nella parte superiore.

La confezione include tutto ciò che serve per iniziare: l’Homey Bridge, un adattatore per l’alimentazione da 5V, un cavo USB-A/MicroUSB (sarebbe stato meglio USB-C, ndr) da 1,5 mt e un manuale introduttivo. Dopo l’attivazione, si potrà usufruire di 3 mesi di Homey Premium gratuiti.

E qui inizio già a storcere un po’ il naso: si perché Homey Bridge acquistato, spacchettato e configurato, permette di connettere solamente 5 dispositivi, se ne volete connettere di più, bisogna pagare un’abbonamento da 2,99€ al mese chiamato Homey Premium, che da l’opportunità anche di avere funzionalità extra, come Homey Logic o Homey Insights.

La configurazione del dispositivo è facile e veloce: una volta scaricata l’app Homey dal proprio store (Apple o Google) e creato un account, ci basterà connettere Homey Bridge alla corrente e il dispositivo verrà riconosciuto dallo smartphone che lo connetterà alla rete Wi-Fi di casa.

Quando viene creato l’account, ci verrà chiesto di fornire la nostra posizione, in modo tale da attivare la funzione geolocalizzazione utile per esempio ad accendere o spegnere l’illuminazione quando si entra o si esce da una determinata area.

Ora non ci resta che connettere i 5 dispositivi possibili al nostro account, il cui riconoscimento è facile e veloce e varia a seconda del dispositivo: basterà infatti seguire le istruzioni disponibili sull’app per configurare i singoli device. Ho provato Homey Bridge con i dispositivi Fibaro (Motion Sensor e Wall Plug) e devo dire che entrambi hanno funzionato bene.

Da qui in avanti, avremo a disposizione nella nostra app Homey i dispositivi smart da controllare a piacere.

Per dovere di recensione segnalo che, avendo già una serie di accessori HomeKit (circa una cinquantina) configurati nell’app Casa di iOS, la configurazione di Homey Bridge mi ha portato in conflitto la domotica di casa tra Homey Bridge e HomeKit, disconnettendomi diversi dispositivi che ho dovuto riconfigurare da capo.

Personalmente trovo abbastanza limitante per un dispositivo simile avere a disposizione 5 device collegabili e dover pagare un abbonamento (seppur minimo) per avere a disposizioni funzionalità aggiuntive.

Nella mia casa, utilizzo solamente dispositivi domotici compatibili con HomeKit, pertanto trovo quasi inutile per il mio utilizzo un dispositivo simile.

Nella line-up di Athom, l’azienda che produce Homey Bridge, esiste una versione Pro che al prezzo di 399€, anziché i 69€ + 2,99€/mese, permette di avere tutte le funzioni già attive.

A chi si rivolge dunque Homey Bridge? Sicuramente a chi vuole entrare nel mondo della domotica e non ha grosse pretese in termini di dispositivi connessi.

L’abbonamento è proprio l’aspetto che non capisco di questo dispositivo, che nel complesso funziona molto bene è restituisce un’esperienza d’uso davvero eccellente.

7.5 / 10 Voto Finale
DESIGN8.5
MATERIALI8.5
CARATTERISTICHE & COMPATIBILITÀ8
USO GENERALE7
QUALITÀ PREZZO5.5
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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.