Il mercato delle schede grafiche (GPU) si riduce del 38% nel 2022, NVIDIA perde terreno nei confronti di AMD e Intel. Vediamo i dettagli…

L’industria dell’hardware rimane instabile. Un’indagine pubblicata lunedì 27 febbraio da Jon Peddie Research rivela una valutazione del mercato delle schede video – uno dei settori più colpiti dalla crisi dei semiconduttori – e i numeri restano sconfortanti.

Il mercato ha registrato un calo significativo del 38% tra il 2021 e il 2022. Analizzando i dati, le schede video per desktop hanno venduto il 24% in meno, mentre le GPU per notebook hanno registrato una riduzione del 43% delle spedizioni. Secondo l’analisi, si tratta della peggiore performance del segmento dal picco del 2011.

Parlando della sequenza trimestrale, nel quarto trimestre dello scorso anno sono state vendute il 15,3% di GPU in meno rispetto al terzo trimestre. In quel periodo di tre mesi, AMD ha perso il 12,7% delle spedizioni, Intel il 16,5% e NVIDIA solo l’11,7%.

Ciò ha contribuito a far sì che NVIDIA continuasse a detenere la quota di mercato maggiore nel 2022, aumentando la sua quota di mercato dello 0,68%. AMD è riuscita ad aumentare dello 0,4%. Intel ha chiuso il periodo con una riduzione dell’1,1% della sua quota di mercato. Tuttavia, i team rosso e blu hanno registrato un piccolo aumento del parametro trimestrale.

Il mercato delle schede grafiche dedicate è dominato da NVIDIA con l’82% di quota totale del segmento, lasciando solo il 9% di quota ad AMD e il 9% ad Intel. Considerando le unità grafiche integrate nelle CPU, non sorprende che Intel sia il leader assoluto con il 71% di quota di mercato, dato che domina il mercato dei processori.

“Le spedizioni totali di schede video (dedicate e integrate) nell’ultimo trimestre sono diminuite di un incredibile 15,3%, contribuendo a un calo del tasso medio dell’8,64% negli ultimi 6 anni”, ha commentato Jon Peddie, presidente di Jon Peddie Research.

Pat Gelsinger, CEO di Intel, ritiene che la crisi dei componenti potrebbe durare fino al 2024, per cui i prezzi e la disponibilità dei prodotti restano instabili. Jensen Huang di NVIDIA suggerisce che i valori rimarranno elevati a causa dell’aumento dei costi di produzione dei componenti a Taiwan.

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